Bassano del Grappa, citt palcoscenico

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    Vietato annoiarsi. È il messaggio che potrebbe ben figurare al cartello di ingresso di Bassano del Grappa. C’è infatti molto da vedere e da scoprire in questa città che ha così tanto da offrire oltre al Ponte degli Alpini ed è spesso una sorpresa, per moltissimi turisti, scoprire quanto il programma degli eventi e della vita culturale bassanese sia vivace e ricco di appuntamenti Vedere per credere.

    Basta fare un salto nella città del Grappa per buona parte delle domeniche dell’anno e perdersi tra la gente che affolla le tre piazze principali richiamata, da tutto il Veneto e non solo, dalle manifestazioni in calendario: c’è la festa dell’uva e il carnevale, la mostra dell’asparago e la rassegna del biologico, il mercatino di Natale e la Fiera Franca, la festa dello sport e quella delle associazioni e l’elenco potrebbe continuare ancora. C’è persino la città dei ragazzi : per un giorno intero sono i bambini a comandare, gli adulti fanno solo da spettatori e ogni angolo del centro storico si trasforma in un contenitore di giochi e laboratori creativi.

    Ma è la stessa Bassano che può definirsi un laboratorio: di idee, di cultura e di spettacoli. Non è un caso se proprio questa città è la culla di Operaestate Festival: il principale cartellone di spettacoli del Veneto dopo la stagione lirica dell’Arena di Verona, che quest’anno giungerà alla 28ª edizione. Quattrocento serate di musica, danza, teatro e cinema d’autore da giugno ad agosto tra i castelli, le piazze, i parchi e le ville di Bassano e di altre trenta città palcoscenico della pedemontana veneta. Un mix di avanguardia e tradizione affiancato da interessanti progetti sperimentali, per la danza e il teatro, che proiettano il nome del festival a livello internazionale.

    Completa il quadro la stagione lirica autunnale, con le produzioni originali del Festival allestite al Teatro Astra per gli amanti del bel canto: tra le opere rappresentate nel 2007, la Tosca di Puccini e il Don Giovanni di Mozart. Si aggiungono la Stagione concertistica degli Amici della Musica , le numerose rassegne di cori che propongono alla ribalta le tante formazioni polifoniche cittadine, i concerti al Palasport, le serate di Veneto Jazz . Le sette note, ai piedi del Grappa, risuonano alla grande. Ce n’è insomma per tutti i gusti e a questa regola non sfuggono le mostre e i capolavori racchiusi negli scrigni dei musei.

    Per gli amanti dell’arte, il Museo Civico di Bassano è una scoperta che lascia a bocca aperta. La sua pinacoteca, in particolare, è la porta magica attraversando la quale possiamo accostarci alle opere dei due grandi geni del nostro territorio: Jacopo da Ponte e Antonio Canova. Il primo, noto anche come Jacopo Bassano, è uno dei grandi della pittura veneta del 500, rilanciato da un’indimenticabile mostra del ’92 ’93 a Bassano del Grappa e in Texas.

    Il secondo, sommo scultore della vicina Possagno, e pure al centro quattro anni fa di grande mostra in città, ha lasciato a Bassano una collezione di duemila disegni oltre bozzetti, dipinti, modelli e calchi: compreso il primo bozzetto originale acquisito dal Comune delle Tre grazie , il capolavoro di marmo conservato all’Hermitage di San Pietroburgo. Girando per la città, si potranno fare altre scoperte.

    A Palazzo Sturm, storico edificio con un’incantevole terrazza che si affaccia sul Brenta e sul Ponte degli Alpini, c’è il museo della ceramica. Un sorprendente viaggio tra le maioliche, terraglie e porcellane che hanno contraddistinto, nei secoli, le manifatture degli artigiani di questa terra. Come la dinastia degli Antonibon, ceramisti della vicina Nove che diffusero, nel Settecento, il primo grande marchio della ceramica creata in riva al Brenta.

    Non erano da meno i Remondini: un’altra dynasty , ma di editori e stampatori che pure in quell’epoca crearono un vero e proprio impero industriale, con clienti e estimatori nei cinque continenti. Alla loro storia e produzione è dedicato il Museo Remondini , nuovissimo spazio espositivo al piano interrato dello stesso Palazzo Sturm. Una collezione permanente di autentiche chicche : dalle immagini dei Santi alle vedute ottiche di paesi e città, dai capolavori dell’incisione agli stampi in legno delle carte da parati di cui furono i maggiori produttori in Europa.

    Vi può bastare?Speriamo di no, perchè a Bassano e dintorni c’è ancora molto da vedere. Altri due edifici storici della città, Palazzo Agostinelli e Palazzo Bonaguro, ospitano tutto l’anno altre mostre temporanee e manifestazioni. E all’ultimo piano del Bonaguro, a due passi dal Ponte, è allestita la rassegna permanente Mondo animale, conoscerlo per proteggerlo con animali impagliati di specie protette in via di estinzione: orsi e tigri, giaguari e pantere. Ampia scelta anche per gli amanti dei motori.

    Merito del Museo dell’Automobile Luigi Bonfanti di Romano d’Ezzelino, nell’immediata cintura urbana bassanese. Rinomato e premiato in Europa, propone mostre tematiche sulla storia dell’auto che si rinnovano ogni sei mesi. Non c’è dunque solo il Ponte, col suo Museo degli Alpini, a meritare una visita nella città dell’Adunata. Perchè il nostro caro e sacro Ponte è in realtà il punto di arrivo, o di partenza, di un più ampio e sorprendente circuito tra la cultura e le bellezze di una autentica città palcoscenico . Benvenuti, alpini. E si alzi il sipario.

    Alessandro Tich