Auguri alla più bella Famiglia

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    Cari alpini in congedo e in armi e cari soci ANA, sono felice di avere questa occasione in cui poter esprimere la mia sincera e sentita soddisfazione per un anno, il 2014, ricco di impegni e soprattutto di incontri che ci hanno visti insieme durante l’Adunata a Pordenone, i quattro raduni di raggruppamento e le tante visite nelle baite di Sezioni e Gruppi. Da ognuna di queste occasioni sono ritornato a casa più ricco nei nostri valori e nello spirito, per poter affrontare con maggiore slancio il ruolo che mi avete assegnato e i compiti che sono propri di un presidente nazionale. Tante sono le sfide e gli impegni che ci aspettano e quelli che abbiamo già cominciato ad affrontare.

    Voglio ricordare il centenario della Grande Guerra, ultimo atto dell’Unità della nostra Patria, a cui sono legate molte importanti iniziative: l’accordo con Onorcaduti per la gestione dei Sacrari di Cima Grappa, Redipuglia, Oslavia e Rovereto, la costante presenza nelle scuole con “Il Milite… non più ignoto”. E ancora, il nostro futuro associativo e la riforma del settore del volontariato con l’introduzione di una “leva di giovani per la difesa della Patria” per la quale, come Associazione Alpini, ci siamo proposti con un ruolo attivo. Come non ricordare la vita dei nostri Gruppi e delle nostre Sezioni, in particolare quelle all’estero, con attenzione al corretto funzionamento della macchina associativa; la Protezione Civile e l’Ospedale da campo con le modifiche in corso, il volontariato, le garanzie e coperture assicurative. Come vedete tanti sono i temi e gli argomenti.

    Richiamandomi a quanto tanti anni fa, con grande lungimiranza, aveva scritto il nostro indimenticato fondatore Arturo Andreoletti, a tutti dico: «Vogliamo ricordarci sempre di essere alpini. E cioè gente che non fa discorsi ma lavora, brontolando a volte, ma avendo nel cuore l’amore alla montagna, alla propria terra e ai compagni che sono legati alla stessa corda». Le parole di Andreoletti sono più che mai attuali e ci chiamano anche oggi, da soci ANA, ad uno stile di vita, ad un modo di comportarci, ad un approccio ai problemi e alle necessità di chi ci sta vicino e a quelle della nostra Patria che da sempre ci hanno contraddistinto e che fanno di noi un qualcosa di unico e unitario nella società. In definitiva, come ho avuto modo di dire già in altre occasioni nei miei interventi, noi siamo uomini normali che si comportano da uomini normali in un mondo dove, viceversa, si vogliono far apparire le cose e i fatti anormali e deviati come del tutto logici e giustificati.

    Manteniamo, cari alpini, ben ferma e diritta la barra dei nostri valori da trasmettere ai nostri figli e alle giovani generazioni. Ne è un concreto esempio l’ultima Medaglia d’Oro al Valor Militare, conferita all’Alpino paracadutista caporal maggiore capo Andrea Adorno. La Medaglia consegnata dal Capo dello Stato lo scorso 4 Novembre all’Altare della Patria è divenuta la 209ª al Valor Militare sul nostro Labaro. Già l’anno scorso auspicavamo un rapido ritorno in via definitiva dei due Marò. A tutt’oggi purtroppo la vicenda non si è ancora conclusa. Rinnoviamo la speranza di una rapida fine di questa ingiusta situazione. A loro giunga l’amicizia e l’affetto di tutta la famiglia alpina.

    Cari alpini, pur sapendo di non essere stato capace di dirvi tutto quello che avrei voluto, confido, con l’aiuto del Signore, di poterlo fare nelle prossime occasioni. Un pensiero va ai nostri soci “andati avanti” nel 2014. Sono tanti e tra loro anche il mio amato papà. Per loro la certezza di aver raggiunto i propri cari e amici nel paradiso di Cantore da dove ci guardano, ci guidano e ci sorridono. A tutti, a cominciare dai nostri Reduci, ai veci e ai bocia, ai capigruppo, ai presidenti di Sezione, ai consiglieri nazionali, a tutti i collaboratori, ai comandanti della Difesa, dell’Esercito, delle Truppe Alpine, ai soldati e agli alpini in armi, ai soci e familiari, a tutti quelli che ci vogliono bene e ci stimano. A tutti auguro un Santo Natale in armonia e serenità e un 2015 di prosperità e di pace.

    il vostro presidente
    Sebastiano Favero