ASIAGO Un sacello dedicato ai Caduti di Gallio

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    Il gruppo alpini di Gallio, sezione di Asiago, ha tolto dall’oblio i suoi Caduti in terra di Russia. Il loro ricordo è oggi perpetuato nella pietra di un Sacello costruito a Busa Fonda di Gallio, ricavato da un vecchio manufatto del 1927 oggi splendidamente trasformato dagli alpini di Gallio con un lavoro di oltre un anno.

    L’opera è stata benedetta alla presenza di una decina di sindaci, autorità militari, gruppi ANA dell’Altopiano dei Sette Comuni e cittadini provenienti da tutto il Veneto. La Messa accompagnata dalla banda musicale Giovanni Bortoli di Chiuppano e dai canti del coro parrocchiale di Gallio è stata celebrata dall’arciprete di Gallio don Lauderio Dal Bianco, il quale all’omelia ha ricordato l’impegno sempre prezioso del Gruppo alpini locale ed ha invitato a fare del Sacello un luogo di pellegrinaggio per ritrovare memorie e costruire una società autenticamente umana e civile .

    Al termine della Messa è stata scoperta una lapide posta all’interno del Sacello, lapide che recita: Alla memoria dell’Alpino Antonio Finco Scampit (1920 1997) e di tutti gli Alpini di Gallio che in pace ed in armi hanno fatto della propria esistenza un dono generoso e disinteressato alla propria terra e alla propria gente, esprimendo così le doti peculiari e distintive di chi abita e vive la montagna . Quindi le allocuzioni: del capogruppo Giorgio Munari, del sindaco di Gallio Pino Rossi, del presidente della sezione Monte Ortigara Massimo Bonomo e, infine, del direttore de L’Alpino Vittorio Brunello. Era presente anche l’ex vice presidente nazionale Silvano Spiller.

    Pubblicato sul numero di marzo 2011 de L’Alpino.