Amico fuori, alpino nel cuore

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    Sono da sempre Amico degli alpini , regolarmente iscritto alla sezione d’Ivrea. Ho invidiato mio fratello Antonio alpino a Monguelfo (Alto Adige), nel ’65. Fin da ragazzo ho amato la montagna e di conseguenza il Corpo degli Alpini. Purtroppo alla chiamata di leva il desiderio di diventare alpino mi è stato negato e sono stato destinato al Genio, di Bolzano. Siamo in tanti, e purtroppo non per colpa nostra, che non abbiamo potuto portare il glorioso cappello. Ci sentiamo alpini nel cuore e nell’anima e sarebbe di grande conforto sapere di essere un po’ più considerati e partecipi alle varie manifestazioni.

    Francesco Guarini Torino

    La tua bella e per certi versi commovente lettera dà un’idea precisa del tuo stato d’animo, e non si può che apprezzare il desiderio di sentirti più coinvolto nelle attività dell’A.N.A.. Credo però che i tuoi sentimenti siano così radicati al nostro modo di sentire, che non puoi essere più alpino di così. Nessuno ti discrimina per aver fatto il tuo dovere di soldato in reparti diversi dalle Truppe alpine. Continua a sentirti legato alla nostra Associazione con l’amicizia e la simpatia che hai così bene espresso nella tua lettera.