All’ANA la cittadinanza onoraria di Bari

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    Il Consiglio comunale di Bari ha concesso all’Associazione Nazionale Apini la cittadinanza onoraria. La cerimonia si è svolta nella sede del Consiglio comunale, presente il vice sindaco Alfonso Pisicchio, il vice presidente del Consiglio comunale Massimo Posca con il consigliere Nicola Sciacovelli. L’ANA era rappresentata dal vice presidente nazionale Ornello Capannolo, dal presidente della sezione di Bari generale Antonino Cassotta, dai capigruppo della Sezione e numerosi alpini.

    Convenuti anche i rappresentanti delle Associazioni d’Arma, dei Vigili del fuoco, dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza. È stato un riconoscimento che parte da lontano, dalla memoria della 66ª Adunata del 1993 e dal legame formatosi nel tempo attraverso l’impegno degli alpini della Sezione verso la comunità, in ogni circostanza in cui ci sia stato bisogno del loro aiuto, come ha evidenziato il presidente Cassotta. Ma si è trattato di un riconoscimento che si rifà anche ai tanti alpini pugliesi che nei nostri reggimenti tengono alto il nome dell’Italia grazie al contributo che danno nelle missioni all’estero, durante le quali si guadagnano la stima e l’ammirazione di tutti.

    Lo ha ben evidenziato il vice presidente nazionale Capannolo, che ha infine rilevato l’alto numero di alpini pugliesi caduti in missione di pace, per i quali è stata osservato un minuto di silenzio. Infine il vice sindaco ha spiegato i motivi che hanno indotto il Consiglio a conferire la cittadinanza onoraria all’ANA. Non è stato un semplice evento, ma il riconoscimento dei particolari e significativi rapporti che legano la nostra città e la sua storia a quella della vostra Associazione. In momenti cosi difficili e fragili per la nostra Nazione ha sottolineato noi vorremmo chiedervi oggi, da cittadini onorari di Bari, di non stancarvi, di non mollare e di restare come siete, perché mai come in questo tempo di crisi abbiamo bisogno degli alpini e di ciò che rappresentano nella società: un punto di riferimento per tutti gli italiani .

    Pubblicato sul numero di dicembre 2010 de L’Alpino.