ALESSANDRIA Ad Alessandria, dieci anni dopo l'alluvione

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    Domenica 7 novembre si sono concluse le manifestazioni per il decennale dell’alluvione in ricordo delle vittime della tragedia e per dire grazie a quanti allora e per tanti mesi hanno aiutato Alessandria ad uscire dal fango.
    Già venerdì sono arrivati gli alpini abruzzesi, sabato quelli di Bergamo, Tirano, Marche, Latina, Trento, Pontida, Valdagno, Udine, Massa Carrara, che la sezione ha potuto ospitare al meglio.

    Sabato mattina, dopo una cerimonia al monumento dedicato alle vittime dell’alluvione, gli alpini sono stati ricevuti dal corpo insegnante e dai bambini della scuola elementare e materna Bovio , ricostruita dalle fondamenta al tetto con un impegno di 18 mesi, sotto la direzione di quel grande e indimenticabile alpino che è stato Domenico Giupponi.
    Tanti erano gli alpini presenti e tanti sono stati gli applausi ricevuti dai bambini e dalle insegnanti che hanno consegnato loro una pergamena ricordo.

    Domenica mattina, presente il presidente nazionale Corrado Perona, il consigliere nazionale Alfredo Nebiolo, il revisore dei conti Antonio Lumello, oltre trenta vessilli sezionali, un centinaio di gagliardetti, circa duemila alpini e tantissimi volontari di altre associazioni, il sindaco, il prefetto, il presidente della Regione Piemonte Ghigo, parlamentari, il presidente della Provincia con gonfalone, i sindaci e i gonfaloni dei paesi alluvionati è iniziata la sfilata preceduta dalla fanfara della sezione. Il lungo corteo è confluito in duomo, dove il vescovo ha celebrato la S. Messa.

    Al termine, lo sfilamento ha raggiunto piazza Libertà, dove Guido Bertolaso responsabile della Protezione civile nazionale, ha consegnato una pergamena al nostro presidente Perona e a Leonardo Caprioli, che era presidente ai tempi dell’alluvione. Sempre in sfilata i volontari si sono poi trasferiti alla caserma Valfrè, dove l’amministrazione comunale ha offerto il pranzo al quale hanno partecipato 1500 convitati.

    L’atmosfera nella grande sala della caserma dove è stato servito il rancio era bellissima, rilassata e amichevole: si respirava solidarietà, voglia di stare assieme e di ritrovarsi, quella voglia che anima il mondo alpino, il mondo del volontariato. Un bravo agli alpini alessandrini per l’organizzazione e un grazie al sindaco e al presidente della Provincia per la collaborazione.