Adunata in allegria

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    All’ultima adunata di Cuneo ero con mia moglie e i miei due bimbi di sei e tre anni. E’ stata una giornata magnifica in un contesto fantastico. Vedere i miei bambini divertirsi e chiedermi più volte di seguito quando ci fosse stata la prossima adunata mi ha riempito il cuore di gioia. La presenza di qualche trabiccolo, per niente pericoloso nella zona a traffico limitato, ha contribuito solamente a regalarci un po’ più di allegria e farci fare quattro risate. Al contrario, gruppetti di pseudo giovani, rigorosamente a torso nudo, che faticavano a reggersi in piedi, importunavano (spesso pesantemente…) le persone che incontravano. Non sono uno spettacolo degno delle nostre Adunate. Ma questo argomento non l’ho mai sentito sottolineare con particolare veemenza.

    Francesco Bedetti Gruppo di Casnate con Bernate (CO)

    Non possiamo giustificare i trabiccoli perché ci sono degli incivili che approfittano dell’adunata per sbronzarsi. Sicuramente i comportamenti sconvenienti che segnali non ci qualificano, ma l’azione di denuncia e contenimento del fenomeno trabiccoli da parte dell’A.N.A. era doverosa per almeno due ragioni. Innanzi tutto per il numero crescente di trattori con rimorchi, possibilmente liberati dal tubo di scappamento. Si esibiscono come espressione d’ingegno o di goliardia: in realtà al massimo ostentano una fiasca sormontata da un liso tricolore. Con insolenza s’inseriscono nelle piazze principali (ricordi Trieste?) al solo scopo di mostrarsi e disturbare. Oltre al pericolo, costituiscono una grossolana manifestazione di arrogante prevaricazione nei confronti di chi, come te, voleva godersi tranquillamente l’incontro con i commilitoni. La seconda ragione è implicita nella tua lettera. Il divertimento. È una componente importante delle adunate, non l’unica. Per noi la partecipazione di centinaia di migliaia di persone ha senso se tutto si svolge all’insegna della fratellanza di naja e dell’italianità. La presenza e l’entusiasmo dei bambini e della popolazione ci gratificano e li consideriamo fondamentali. Un modo per far conoscere gli alpini. Che non sono né trabiccolari e né ubriaconi.