A Milovice, per onorare i Caduti italiani

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    Da oltre dieci anni le sezioni di Belluno e Conegliano organizzano un viaggio a Milovice, nella regione della Boemia centrale, a 30 chilometri da Praga, capitale ceca. A Milovice, durante la Grande Guerra, c’era un campo di internamento di prigionieri, molti dei quali morirono per epidemie e malattie dovute alle sempre più precarie condizioni di vita.

    Nel cimitero del campo riposano ancora 5.276 soldati italiani, assieme ad altre migliaia di varie nazionalità. Così, il 5 novembre, una folta delegazione delle due Sezioni, con sindaci e gonfaloni ha iniziato il pellegrinaggio, organizzato dagli artiglieri alpini Angelo Dal Borgo e Lino Chies, e dopo dodici ore hanno raggiunto Milovice: il disagio del lungo viaggio non viene mai messo in conto, tanto è il desiderio di assolvere il dovere di non dimenticare. Il giorno dopo, la solenne cerimonia alla presenza delle autorità della Repubblica Ceca: il vice ministro della Difesa, il vice comandante delle Forze armate gen. Josef Becvar, un rappresentante del Parlamento, il sindaco di Milovice Milan Kraus. Inoltre, con alcuni reduci, rappresentanze religiose cristiane e ortodosse e di organizzazioni umanitarie. Per l’Italia erano presenti l’ambasciatore a Praga Fabio Pigliapoco, l’addetto militare col. Stefano Mariotti accompagnati da vari funzionari dell’ambasciata con i loro famigliari.

    Le delegazioni alpine giunte dall’Italia erano guidate per Belluno da Angelo Dal Borgo, vice presidente vicario, con il vessillo sezionale e i consiglieri Renato Bogo e Pier Emilio Parissenti; e poi i sindaci con il gonfalone di Canale d’Agordo, Rinaldo De Rocco, e di Puos, Michele Dal Paos, il vice sindaco di Farra, Fulvio Basso e i rappresentanti dei gruppi di Belluno Città, Tambre, Spert Cansiglio, Borsoi, Farra e Frassenè Agordino. La delegazione ANA di Conegliano era guidata dal presidente onorario Lino Chies con il vessillo sezionale e il gonfalone della città accompagnato dal consigliere comunale Enzo Perin con fascia tricolore e composta dai rappresentanti dei gruppi di Ogliano, Collabrigo, San Vendemiano, e San Fior.

    Quest’anno era presente anche Sergio Verdino, alpino del gruppo di Vado Ligure della sezione di Savona, che ha trovato la tomba del nonno paterno Giacinto, fante, partito da Albenga, fatto prigioniero sull’ altipiano di Asiago nel novembre del 1917 e internato al campo di Milovice dove morì il 3 aprile 1918. Deporre un fiore e recitare una preghiera sono stati momenti di grande commozione. Come commovente è stata la cerimonia della commemorazione dei Caduti con la deposizione delle corone ai piedi della stele di marmo rosa eretta dal popolo Ceco alle vittime italiane, accompagnata dalle note del Piave suonate dalla fanfara dell’esercito. Poi gli inni nazionali, italiano e ceco, seguiti dall’antico inno Boemo Kde domov mui?(Dov’è la mia patria?) cantato dal Coro Minimo Bellunese.

    Al termine, la delegazione italiana ha visitato il piccolo museo allestito in una palazzina adiacente dov’era stato preparato un rinfresco per gli ospiti. Quindi trasferimento alla chiesa di Milovice, per la celebrazione di una Messa in suffragio dei Caduti. Alla funzione religiosa hanno partecipato anche parecchi cittadini di Milovice, autorità locali ed esponenti della chiesa ortodossa.

    Pubblicato sul numero di gennaio 2011 de L’Alpino.