Con l’alzabandiera parte l’Adunata che farà storia

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    L’Adunata è stata aperta ufficialmente venerdì mattina, con l’alzabandiera in piazza Mazzini. Alle 9 c’era un quadrato di vessilli, gagliardetti e una compagnia del 2° reggimento alpino Trasmissioni davanti al palco con tre pennoni: per la bandiera italiana, quella dell’Europa e di Bolzano. In prima fila le massime autorità, con il sindaco, il prefetto, il questore, il vice presidente della Provincia Tommasini. Il segretario generale dell’Associazione, gen. Silverio Vecchio – accolto da un caloroso applauso che ha fatto comprendere con quanta partecipazione fosse atteso quel primo momento dell’Adunata – ha dato il benvenuto alle centinaia di alpini e bolzanini che gremivano la piazza.

     

    Poi sono stati resi gli onori ai gonfaloni della città di Bolzano, della Provincia autonoma e della Regione Trentino-Alto Adige. Infine l’ingresso del Labaro, scortato dal presidente Perona e dal Consiglio direttivo. Il generale Primicerj, comandante delle Truppe alpine ha passato in rassegna lo schieramento e infine l’ordine: “Alzabandiera!”. L’Inno di Mameli ha seguito il Tricolore e le altre due bandiere che salivano sui pennoni mentre tutta la piazza cantava il “Fratelli d’Italia”. Cominciava la tre giorni che sarebbe stata indimenticabile.