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giovedì, 26 Giugno 2025

Pasubio: Di qui non si passa'

Non servono tante parole, ci siamo capiti , disse un comandante di un reggimento piemontese durante un breve discorso agli alpini reduci del Pasubio. Per chi ascoltava era inteso che parlasse di quella guerra.

Nel bosco di quelli che non sono tornati

Il Bosco delle Penne Mozze, a 37 anni dalla sua nascita, entra sempre più nell'immaginario collettivo degli alpini per la suggestione di un...

FRANCIA Lazzaro Ponticelli nominato commendatore

Qualche giorno prima della scomparsa dell'alpino Lazzaro Ponticelli, deceduto all'età di 110 anni, era arrivata all'ambasciata di Parigi, dal nostro presidente della Repubblica...

Il Centro Addestramento Alpino di Aosta: palestra di campioni

Bisogna risalire al 9 gennaio 1934, Palazzo Civico di Aosta, per dare una data di nascita alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo. Finalità: preparare i Quadri destinati all'addestramento delle Truppe Alpine e curarne l'armamento e l'equipaggiamento. La vittoria della pattuglia italiana alla 4ª edizione dei Giochi Olimpici di Garmisch del 1936, in una specialità nordica monopolio fino allora dei finlandesi e degli svedesi, diede notorietà e slancio ai nostri alpini e così fu costituito il Nucleo pattuglie sci veloci alpine.

In breve

Notizie in breve.

Perona in visita alla sezione Sudafrica

Il presidente nazionale Corrado Perona con il delegato alle sezioni all'estero Ornello Capannolo si recherà l'anno prossimo in visita alla sezione del Sud Africa. Un'agenzia ha predisposto un tour dal 25 aprile al 2 maggio 2009 con visite a Johannesburg, Zonderwater (cimitero italiano con oltre 300 soldati prigionieri di guerra) Mpumalanga, Pilgrim's Rest, famoso per la corsa all'oro dell'800, cascate Mac Mac, Kruger National Park, Lodge e ritorno a Johannesburg.

I MARTIRI DELLA LIBERTA'

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E' in libreria una ristampa del libro I martiri della Libertà – Dal Brenta al Piave 1943 1945, la cui prima edizione uscì nel 1946 a cura del Comitato di Liberazione Nazionale di Bassano del Grappa che, sulla base della documentazione raccolta dal professore Giovanni Battista Zonta, incaricò della redazione e impaginazione del testo l’arch. Francesco Bonfanti. Le xilografie contenute nel libro sono opera dell’architetto veneziano Giorgio Wenter Marini, mentre, le fotografie delle esecuzioni in Bassano sono state prestate da Antonio Bonamigo e Giuseppe Pianezzola. La presentazione del libro è opera di Alcide De Gasperi.

Il saluto al Comando della Taurinense rientrato dalla missione a Kabul

Lunedì 22 settembre, per un'ora nel primo pomeriggio, piazza Castello, il 'salotto buono' di Torino, è stata interamente dedicata alle Truppe alpine. Nel giorno di San Maurizio la città ed il Piemonte intero, con i loro gonfaloni, hanno voluto dare il bentornato ufficiale al comando della Brigata Taurinense da poco rientrato dall'Afghanistan.

Ricordo di un amico

Vogliamo qui ricordare un amico che ci ha lasciato. E' Daniele Chiappa, per gli amici Ciapin , alpino e accademico del CAI. Era nato a Lecco 57 anni fa e la montagna l'aveva nel cuore fin da ragazzo. E, come in un incontro perfetto, la montagna ha ricambiato la sua passione.

Al Gr nten in memoria dei Caduti

Da sessant'anni, la seconda domenica di settembre, i Gebirgsjäger, giovani e meno giovani, in servizio ed in congedo e molti cittadini si ritrovano sulla punta della 'sentinella dell'Allgäu', il monte Gr nten, a quota 1756 metri nelle Alpi Bavaresi, per rendere omaggio ai Caduti delle Truppe da montagna tedesche e alle vittime di guerra.

IL SACRIFICIO DELLA JULIA IN RUSSIA

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Questo libro di Carlo Vicentini propone una delle più documentate e rigorose testimonianze di un protagonista della ritirata dal Don, effettuata dal Corpo d’Armata Alpino nei mesi di dicembre ‘42 e gennaio ‘43. Non è un racconto personale come ce ne sono tanti, ma una ricerca durata anni che si propone di dare un quadro chiaro ed esauriente, per quanto possibile, degli avvenimenti nella loro cruda drammaticità, rivivendo giorno dopo giorno l’odissea delle divisioni alpine.

YOL Prigioniero in Himalaya

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Il libro, edito nella serie “In punta di vibram”, raccoglie le lettere dalla prigionia di Gualtiero Benardelli, i diari di Giovanni Mussio, Giacinto Ferrero, Luciano Davanzo e una inedita testimonianza a posteriori di Virgilio Ilari. Fin qui tutto nella norma. A rendere però il libro particolarmente interessante è il contesto in cui s’inserisce l’esperienza di un ufficiale alpino, Gualtiero, esploratore, comandante di una banda d’irregolari in Somalia durante la Seconda Guerra Mondiale.

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