Il saluto al Comando della Taurinense rientrato dalla missione a Kabul

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    Lunedì 22 settembre, per un’ora nel primo pomeriggio, piazza Castello, il ‘salotto buono’ di Torino, è stata interamente dedicata alle Truppe alpine. Nel giorno di San Maurizio la città ed il Piemonte intero, con i loro gonfaloni, hanno voluto dare il bentornato ufficiale al comando della Brigata Taurinense da poco rientrato dall’Afghanistan.

     

    A passare in rassegna le truppe schierate davanti a Palazzo Madama ed a rendere gli onori alla Bandiera di guerra del 2º Reggimento alpini c’erano il sottosegretario alla Difesa, on. Guido Crosetto, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. Fabrizio Castagnetti, il gen. Armando Novelli, comandante le Forze operative terrestri, ed il gen. Bruno Petti, comandante le Truppe alpine. Per l’ANA, di cui erano presenti tutti i vessilli delle Sezioni del 1º Raggruppamento, il presidente nazionale Corrado Perona scortava il Labaro con un folto gruppo di consiglieri.

    Il gen. Castagnetti, ha ricordato che sono ormai quindici anni che i nostri soldati da montagna operano ‘fuori area’ (l’intervento ONU in Mozambico, che per la prima volta coinvolse tanto la Taurinense come la Julia, risale al 1993), sempre con ottimi risultati. E riferendosi alla recente missione afghana degli alpini comandati dal gen. Bonato, ha sottolineato l’efficacia degli otto mesi da loro spesi nell’area di Kabul.

    Il loro impegno, ha aggiunto Castagnetti, ha prodotto ‘i migliori risultati ottenuti in territorio afghano dalle forze NATO, attraverso un modo di operare tipicamente italiano, fatto di attenzione alle culture locali ed al contesto di riferimento, di sensibilità verso le esigenze più urgenti delle popolazioni del posto, di interventi condotti con determinazione, professionalità e fermezza ma senza arroganza’.

    Dopo avere reso omaggio alla memoria degli Alpini caduti in missione di pace (erano presenti alla cerimonia i congiunti del capitano Manuel Fiorito e del maresciallo capo Luca Polsinelli, caduti il 5 maggio 2006 a Kabul), il gen. Petti ha, a sua volta, ringraziato le comunità locali (Regione Piemonte, Provincie e Comuni) per l’efficace collaborazione esterna fornita nel tempo attraverso una serie di iniziative e progetti di solidarietà.

    Il concorso finanziario degli enti locali e della Regione, che si è andato ad integrare con i fondi stanziati dalla Difesa, ha consentito di realizzare celermente infrastrutture importanti di immediata utilità per la popolazione, quali il Poliambulatorio, struttura sanitaria di secondo livello edificata a circa 45 chilometri ad Ovest dalla capitale afghana e destinata a servire un bacino di utenza di oltre sessantamila persone, implementando così efficacemente l’opera capillare della CIMIC (Civilian Military Cooperation) del nostro contingente.

    Alle 17, nell’Auditorium RAI ‘Arturo Toscanini’ di Piazza Rossaro, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Gariglio, ha poi consegnato al gen. Bruno Petti il Sigillo della Regione per il contributo determinante fornito dagli Alpini in armi nel corso dei Giochi olimpici invernali 2006.

    Nel corso della cerimonia ci sono stati anche due teleconferenze, trasmesse su maxischermo, nel corso delle quali il gen. Novelli ed il gen. Petti hanno conferito in diretta con il col. Andrea Mulciri, comandante il 9º Alpini, attualmente schierato nella capitale afghana nel contingente a comando francese, e con il nuovo ambasciatore d’Italia a Kabul, Claudio Gläntzer.

    Adriano Rocci


    Il presidente del Consiglio Regionale Davide Gariglio con il gen. D. Bruno Petti, al quale ha consegnato il sigillo della Regione Piemonte.


    Il sottosegretario alla Difesa Crosetti con il gen. Castagnetti, il gen. Novelli e il gen. Petti passano in rassegna il reparto schierato.


    Gli onori del nostro Labaro scortato dal presidente Perona e dai consiglieri a reggimento schierato. (foto Comando brigata alpina Taurinense)

    Pubblicato sul numero di ottobre 2008 de L’Alpino.