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venerdì, 9 Maggio 2025

COMO – Alpini comaschi impegnati nella tutela ambientale e storica

Un accordo con il Parco regionale Spina Verde ha portato alla manutenzione dell'intera rete di sentieri e strade silvestri. Lo scopo è di garantire l’accessibilità e la manutenzione delle molte vie d'accesso. Per l'operazione si sono impegnati gli alpini dei Gruppi più vicini all'area: Albate, Monte Olimpino, Lipomo, Breccia-Rebbio, Cavallasca, Gironico, Parè, con la guida dei volontari dell'unità di Protezione civile.

Alpini in armi: una proposta

Leggo sempre con interesse la rubrica “Nostri Alpini in Armi” dove si rende conto delle esercitazioni di reparti alpini, di cerimonie di saluto alle Brigate in partenza o di ritorno dalle missioni di Peace- Keeping, oppure del cambio di comando dei reparti delle Truppe alpine.

AUSTRALIA – Il nuovo comitato direttivo di Epping

Con una bella festa nella sede del Gruppo, è stato eletto il nuovo capogruppo di Epping, sezione di Melbourne, Giovanni Traglia. Al capogruppo uscente, Guido Fasciani, è stata regalata una targa per i 20 anni di lavoro svolto.

IL VODICE

L’attraversamento del fiume Isonzo da parte della nostra fanteria a Plava, i combattimenti di Zagora e la conquista delle quote del monte Kuk e del Vodice, attraverso i diari storici di vari reggimenti, ma soprattutto grazie all’archivio personale del gen. Maurizio Gonzaga comandante della 53ª Divisione.

I FOGLI DEL CAPITANO MICHEL

L’autore, professore di fisica, attraverso un pacco di fogli ingialliti trovati al Museo Storico del Risorgimento, ricostruisce la storia di Ersilio Michel, trentottenne professore di storia e filosofia che diventa comandante interinale del btg. Monte Argentera, nel periodo della prima battaglia dell’Ortigara.

IL BATTAGLIONE SALUZZO

La storia di un reparto alpino, dalla sua nascita ai nostri giorni. Leggendola si potranno ripercorrere gli ultimi 100 anni della storia italiana.

L'Adunata… un'emozione unica

“Senso dell’onore e coraggio, saldezza morale e capacità di resistere, tradizioni generose e sano amor di patria. Mi sembra si fondi soprattutto su questi valori il mito degli alpini… Ai quali si somma l’amore per la natura e specialmente per la montagna… È per questo che si sono meritati il rispetto e la gratitudine di tutti… Quando vedo che sfilano fraternamente in parata, sento un profumo di montagna che mi confonde. Mi piacerebbe essere con loro”.

Andrea Zanzotto - poeta - dal Corriere della Sera 08-05-2011

SARDEGNA – Il Tricolore nelle scuole

A Dorgali (Nuoro) gli alpini del gruppo Barbagia, guidati dal capogruppo Paolo Antonio Mura, per la prima volta nella provincia di Nuoro hanno consegnato la Bandiera a tutte le scuole cittadine (oltre mille bambini e ragazzi). Alla cerimonia hanno partecipato numerosi genitori, il sindaco con fascia tricolore, dirigenti scolastici, docenti e personale delle varie scuole. 

Sulla città di Torino

Non sono stato militare: ho fatto servizio civile, ma ho un felice ricordo delle manifestazioni che intraprendete ovunque. Sarei lieto di sapere il vostro giudizio su Torino oggi. Lo stesso fiume che i torinesi han sempre considerato come estraneo alle abitudini dei bagnanti da noi è ancora balneabile. Un vostro commento sulla realtà dei parchi, di cui trovo inadeguati i progetti di miglioramento. 

AOSTA – Diecimila euro per l’Unitalsi in Albania

Durante una cerimonia nel Salone Ducale del Municipio, alla presenza del sindaco di Aosta Bruno Giordano e dell’assessore Patrizia Carradore, il presidente della sezione di Aosta Remo Gobetto, ha consegnato un assegno di diecimila euro a Giorgina Galante, presidente della sezione valdostana dell’Unitalsi (Unione Italiana Trasporto Ammalati Lourdes e Santuari internazionali, nella foto). 

CAMPO IMPERATORE

La stazione di Campo Imperatore, con la funivia del Gran Sasso, è per gli aquilani un simbolo di orgoglio cittadino. Nei suoi 76 anni di vita molti di loro hanno acquisito abilità negli sport invernali e nelle discipline della montagna, come poche comunità cittadine.

Gli alpini nella storia d'Italia (6ª puntata)

“Cari genitori – scrive il 18 giugno 1917 il sottotenente degli alpini Adolfo Ferrero – fra cinque ore qui sarà un inferno. Fremerà la terra, s’oscurerà il cielo, una densa caligine coprirà ogni cosa, e rombi e tuoni e boati risuoneranno fra questi monti, cupi come le esplosioni che in questo istante medesimo sento in lontananza. Vorrei dirvi tante cose, tante, ma Voi ve l’immaginate. Vi amo, vi amo tutti… Darei un tesoro per potervi rivedere. Ma non posso”. In effetti, il sottotenente Ferrero non riuscirà ad abbracciare nessuno dei suoi cari e neppure a far recapitare loro la lettera scritta nei momenti d’angoscia che precedono il combattimento: quelle poche righe drammatiche e sofferte verranno ritrovate quarant’anni dopo, accanto alle ossa dell’attendente cui le aveva affidate prima di morire.

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