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sabato, 26 Luglio 2025

Un seme per l’Italia di domani

Il Tricolore con gli occhi dei bimbi nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia: è questo il tema che unisce le pagine della pubblicazione del gruppo di Niardo, sezione di Vallecamonica, dato alle stampe nel mese di marzo di quest’anno. Privilegiare la diffusione della cultura alpina nelle scuole rappresenta un obiettivo comune a tutti i Gruppi, a tutte le Sezioni.

La copertina de L’Alpino

Sulla copertina de L’Alpino numero 8 figura una ragazza con in testa il cappello alpino, truccata come una bambola, i capelli raccolti dietro la nuca coperti dal cappello, se così non fosse ne verrebbe fuori la coda del mulo.

Chiarezza sulla nostra preghiera

Era ora che qualcuno, grazie direttore, facesse chiarezza sulla Preghiera dell’Alpino. Ne avevamo proprio bisogno. Purtroppo nelle nostre comunità troviamo abbastanza spesso dei parroci “moderni” (sic) che non vogliono sentire parlare di armi a difesa di… ed anche qualche alpino che si adegua, pochi per fortuna.

Le donne e la vita militare

Sono un tenente colonnello di amministrazione (riserva) che ha svolto la sua venticinquennale carriera nelle Truppe alpine. Mi permetto di manifestare il mio pensiero sulle donne nella vita militare. Un pensiero controcorrente, non allineato e, perciò, non destinato a ricevere il plauso della maggioranza. Le scrivo per manifestarle il mio sconcerto e la mia amarezza nel prendere visione dell’ultimo numero della rivista a me cara L’Alpino.

Fanfare in gran concerto

Passerà alla storia il quarto raduno biennale delle fanfare dei congedati delle cinque brigate alpine tenutosi a Verona lo scorso sabato 6 ottobre con un memorabile concerto in questo tempio italiano della musica: l’Arena. Prima del concerto, alle ore 17 in sala consigliare del Comune di Verona, l’amministrazione comunale rappresentata del vice sindaco Vito Giacino e alla presenza del comandante delle Truppe alpine gen. Alberto Primicerj ha consegnato nelle mani del comandante del 6° Alpini, col. Luigi Rossi, la pergamena che ha suggellato la cittadinanza onoraria a questo prestigioso reparto alpino molto caro ai veronesi e che per molti anni ha avuto la sede proprio nel fabbricato che gli alpini veronesi hanno recuperato dal degrado in cui si trovava trasformandolo nella sede della propria Sezione.

Quella Cjasute in riva al Don

Inverno 1942/43 sul fronte russo. Ogni notte, da una casetta in riva al Don che scorre placido e lento e segna l’esiguo confine di uomini contro, da un lato i russi e dall’altro il plotone ‘esploratori’ della 16ª Compagnia del battaglione Cividale - comandata dal capitano Carlo Crosa - che al ‘posto di ascolto’ – una casetta di legno, una cjasute - sorvegliano la sponda opposta occupata dal nemico. Hanno il compito di dare l’allarme nel caso qualche pattuglia nemica attraversi il fiume. Sono quasi tutti dello stesso paese, Faedis e, a rotazione, di altre contrade del Friuli. Ogni tanto un bagliore, e un colpo di fucile.

Solo se liberi saremo anche profetici

Mi scrive un artigliere da montagna, di cui ometto il nome: «Penso che gli alpini del Nord che hanno combattuto e sono morti, tra i quali anche mio nonno, se è vero che esiste un al di là, non riusciranno a darsi pace nel sapere d’essere morti per questo modello di Patria che, a distanza di sessantasette anni non è ancora unita in nulla, né culturalmente, né economicamente e neanche quando c’è da fare sacrifici. E sono sicuro che se avessero potuto scegliere, visto come sono andate le cose, avrebbero combattuto per lasciarci una Padania libera e non un Nord schiavo di governi romani».

Alpini che cantano: da Negrar…

Il coro ANA “Coste Bianche” della sezione di Verona, nasce a Negrar nel 1975 da un gruppo di persone appassionate di canto corale e in collaborazione con il locale Gruppo alpini, con lo scopo di diffondere e mantenere vive le tradizioni del canto popolare e tradizionale di ogni regione d’Italia. Nel corso di quasi 36 anni di attività ha visto succedersi tre direttori e dal 2003 è diretto dal maestro Damiano Ceschi, che ha studiato pianoforte, canto corale e composizione presso il conservatorio di Verona ed ha partecipato come pianista a concorsi nazionali e internazionali, vincendo numerosi premi.

In ricordo dei 4 alpini morti in Afghanistan

Il 9 ottobre 2010 è un giorno particolare per la storia recente delle penne nere. Quel giorno infatti caddero in Afghanistan quattro alpini - i primi caporal maggiore Gianmarco Manca, Francesco Vannozzi e Sebastiano Ville e il caporal maggiore Marco Pedone - travolti dall’esplosione di un ordigno rudimentale che colpì il blindato su cui erano a bordo mentre scortavano un convoglio nel distretto del Gulistan, nel sud-ovest del Paese.

“Noi alpini”: una mostra fotografica racconta la Bra delle caserme

Il ricordo, per immagini, dell’esperienza nella caserma di Bra di un ufficiale degli alpini in congedo, il fotografo Enzo Isaia. Dopo cinquant’anni, Isaia fa ritornare alla luce preziose fotografie, come panoramica sulla risposta della sua generazione al servizio di leva, per una mostra allestita nella scuola “Edoardo Mosca” (l’ex caserma Pellizzari in via Montegrappa 12, a Bra), dal 31 ottobre al 9 novembre.

Taglio alle pensioni di guerra: lettera di Perona a Monti

Il presidente dell’ANA Corrado Perona ha scritto una lettera aperta al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti chiedendo che venga rivista la parte del Disegno di Legge di Stabilità in cui si propone di assoggettare ad IRPEF le pensioni di guerra, riducendone, di fatto, la consistenza.

Un museo dedicato a don Carlo Gnocchi

La “Fondazione don Gnocchi” ha in programma una serie di celebrazioni in occasione del 3° anniversario della beatificazione di don Carlo Gnocchi e del suo 110° anniversario della nascita.

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