Latina, Piazza della Libertà, ore 8 di venerdì, alzabandiera. Inizia una tre giorni particolarmente intensa di avvenimenti e ufficialmente si dà l’avvio alla 82ª adunata nazionale. Cielo sereno, temperatura primaverile, folta presenza di alpini con gagliardetti e vessilli, gonfaloni cittadini, schieramento del picchetto armato del 2º reggimento Alpini e inno nazionale eseguito dalla fanfara della Taurinense.
Alla presenza delle autorità civili, guidate dal sindaco on. Vincenzo Zaccheo, militari, con il comandante delle Truppe Alpine gen. D. Alberto Primicerj, la bandiera sale sul pennone mentre il presidente Corrado Perona, con accanto il Labaro e il Consiglio Direttivo, saluta militarmente. Ha l’espressione un po’ tesa, sembra assorto in tanti pensieri. L’ampia piazza, con i suoi palazzi importanti, realizzati secondo un progetto funzionale alle esigenze pubbliche di una città nata dal nulla, rende piccoli gli uomini a fronte della storia che racchiude.
C’è emozione sui volti dei presenti perché si avverte che questa è un’adunata particolare, in un contesto dove l’uomo ha saputo strappare alla natura la fertilità della terra con intelligenza, sudore e tanti sacrifici.
Pubblicato sul numero di giugno 2009 de L’Alpino.
