Una corona ai Caduti in prigionia

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    Il cimitero della Grande Guerra di Wegscheid, in Austria, curato dalla Croce Nera austriaca dell’Alta Austria, ha ospitato il 21° Incontro italo austriaco della pace a ricordo dei Caduti e delle vittime civili della Grande Guerra. Nel riquadro italiano del cimitero militare, un tempo annesso al campo di prigionia, sono custoditi i resti mortali di 1.360 soldati italiani, deceduti per tbc, tifo, colera e febbre spagnola o a causa delle ferite di guerra. Complessivamente i militari di varia nazionalità lì sepolti sono 5.163.

     

    Alla cerimonia, ideata e organizzata da Mario Eichta, erano presenti delegazioni di quattro nazioni: l’Austria con il presidente della Croce Nera Peter Rieser e con il segretario generale col. Alexander Barthou; l’Italia con l’ambasciatore a Vienna Eugenio d’Auria e con il col. Francesco Fiore di Onorcaduti: la Polonia con il vicepresidente della Regione di Cracovia Stanislaw Sorys e la Germania con il col. Fritz Vollmöller del Deutsches Volksbund e una delegazione di riservisti.

    Con le autorità italiane c’erano infine numerosi sindaci e le sezioni ANA con i vessilli di Trento, Verona, Valdagno, Vicenza, Venezia e Conegliano, con gruppi ANA e rappresentanze di numerose altre associazioni dalle province di Novara, Treviso e Trieste. Particolarmente apprezzato nei suoi interventi il coro alpino trentino di Gardolo, che si è esibito anche il giorno dopo a Lienz, al congresso della Croce Nera.

    La celebrazione ha avuto inizio con gli inni nazionali austriaco e italiano suonati dalla fanfara militare austriaca. Poi il sindaco Harald Seidl ha dato il benvenuto alle delegazioni e portato il saluto della città. Di seguito è stato scoperto il cippo a ricordo del 21° Incontro per la pace, benedetto dal vescovo emerito mons. Maximilian Aichern, quindi i saluti ufficiali e la deposizione di corone ai monumenti dei Caduti dei singoli Paesi. È stata l’occasione di un incontro nel ricordo dei Caduti: una significativa occasione per ricordarci il bene inestimabile della pace.