UDINE Varmo: bentornato a casa alpino Silvio Campeotto

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    Gli eventi della seconda guerra mondiale ritornano alla ribalta nel Varmese. Quei ragazzi partiti con ideali quali il senso civico e il patriottismo, dopo la guerra sono rientrati: alcuni indenni, altri feriti o menomati; molti purtroppo sono morti e altri dispersi. Per quei soldati il rientro a casa era sinonimo di patria, di affetti, di tradizioni, nel caso dei friulani di fogolar . Per l alpino Silvio Campeotto ha significato ritornare alla propria amata terra, e riposare finalmente in pace vicino ai propri cari. A Varmo il Comitato Provinciale di Udine dell Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra con il suo presidente Aurelio Budai e l amministrazione comunale di Varmo nella persona del sindaco Graziano Vatri, hanno organizzato nella località Santa Marizzutta, la solenne cerimonia per la traslazione dei resti mortali dell alpino Campeotto, provenienti dal cimitero militare italiano di Francoforte sul Meno, in Germania. Per l occasione il paesino è stato invaso da una folla di alpini provenienti da ogni dove per assistere alla commemorazione. La chiesa è stata addobbata per l occasione, anche grazie ai volontari del comitato presieduto da Claudio Beltrame. I partecipanti si sono radunati al mattino presso il crocevia della località Santa Marizzutta, dove è giunta l urna proveniente dal Portale Monumento ai Caduti del cimitero di Varmo; sono seguiti gli onori al Caduto. Il corteo ha proseguito poi verso la chiesetta di Sant Anna dove è stata celebrata la S. Messa dal cappellano militare don Albino D Orlando con l accompagnamento della corale Vôs de Plane . Alla funzione hanno partecipato, oltre agli alpini dei gruppi di Varmo e Gradiscutta, autorità militari, il sindaco di Varmo Graziano Vatri e l on. Angelo Compagnon. Per l amministrazione di Varmo erano presenti anche il vicesindaco Sara Chittaro e l assessore Gianni Ferro, per la Provincia di Udine l assessore Stefano Teghil e per la Regione l assessore Riccardo Riccardi e infine il sindaco di Teor Fabrizio Mattiussi e di Tricesimo Andrea Mansutti e altri rappresentanti comunali della zona. Dopo il commovente saluto dei famigliari, per i quali è stato finalmente appagato il desiderio di fare giusta e onorevole sepoltura al proprio caro, si è proceduto all inumazione del Caduto nel locale cimitero. L esecuzione del Silenzio è stata accompagnata da un leggero tintinnio delle numerose medaglie appese ed orgogliosamente esibite sui medaglieri, mossi da una leggera brezza. 77949: nel numero di matricola di un soldato, è custodita la storia d una vita. Monia Anna Andri Pubblicato sul numero di gennaio 2009 de L’Alpino.