Tre funivie per un balzo di 1.000 metri

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    Vedere Bolzano “aus der Vogelperspektive”, cioè così come la vedrebbe un uccello in volo, è decisamente un’esperienza di grande impatto, soprattutto se ci si avventura su una delle tre storiche funivie che partendo dalla città portano al Colle, a San Genesio e all’altopiano del Renon. Sono le tre tipiche gite di fine settimana dei bolzanini e tra le mete più gettonate dai turisti.

    Le funivie superano un dislivello di circa mille metri e durante la piacevole salita, mentre il nucleo storico di Bolzano si allontana lentamente, si allargano gli orizzonti e aprono al viaggiatore lo strepitoso scenario delle Dolomiti che si perde a tutto campo dal maestoso gruppo del Catinaccio con il Rosengarten, regno del fiabesco re Laurino, le Torri del Vajolet, la Roda di Vael, il Latemar ai cui piedi si specchia il lago di Carezza e le altre le cime dolomitiche a perdita d’occhio fino, a ovest, alla lontana Palla Bianca e all’Ortles.

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    L’impianto a fune che raggiunge il Colle detiene un primato mondiale: fu la prima funivia al mondo adibita al trasporto di persone e venne realizzata dall’albergatore Staffler nel 1908. Arrivati alla stazione a monte il visitatore viene accolto dal verde e dalla tranquillità di uno spazio Tre funivie per un balzo di 1.000 metri disseminato da pochi masi e abitazioni, punteggiato qua e là da alcune storiche villette e da un paio di hotel.

    Il panorama è mozzafiato. Qui sono i profumi e i colori della natura che incantano. Bolzano, racchiusa tra le pendici delle montagne, si svela agli occhi dell’osservatore come un plastico in miniatura in cui la vita di tutti i giorni scorre in modo ordinato. La funivia del Renon ha rimpiazzato lo storico trenino a cremagliera che saliva dal centro di Bolzano all’omonimo altopiano, un radioso balcone sulle Dolomiti. Il nuovissimo impianto è quanto di tecnologicamente più avanzato esista a livello internazionale, con le sue cabine ad agganciamento automatico. Percorre il tragitto in soli 12 minuti.

    Gli spaziosi abitacoli possono ospitare comodamente fino a 35 passeggeri, nonché biciclette e passeggini. L’arrivo a Soprabolzano riserva un’accoglienza famigliare, allegra e allo stesso tempo rilassante con i suoi piccoli negozi, ristoranti, villette ben tenute. I dintorni, con percorsi curati e ben segnalati, invitano alla scoperta di una chiesetta con il campanile a cipolla, di un piccolo maso rustico, di uno scorcio romantico. Un’escursione di sicuro interesse è la visita alle piramidi di terra rossa, uno dei fenomeni naturali più singolari e caratteristici del Renon. Le piramidi si presentano come alti e spettacolari pinnacoli argillosi sovrastati da un masso, frutto di un secolare fenomeno di erosione dovuto alla pioggia e allo scioglimento dei ghiacci.

    Poco più di un secolo fa sull’altopiano era stato inaugurato il trenino del Renon che ancora oggi percorre il tratto dell’altopiano sul tratto Collalbo – Soprabolzano – Maria Assunta. Viaggiare sulle carrozze originali è un’esperienza da non perdere, un vero tuffo nel passato: tra una stazione e l’altra si incontrano le tipiche costruzioni in legno dei paesini di montagna e le architetture liberty sullo sfondo delle Dolomiti. Sembra proprio di sfogliare un libro di favole.

    Chi non volesse utilizzare la funivia, può raggiungere il Renon (dove si trova il nostro Soggiorno alpino di Costalovara) lungo la comoda strada che si snoda fra vigneti, prati e boschi.

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    San Genesio, situato sull’altopiano del Salto a circa 1.100 metri d’altezza, si affaccia su Bolzano dal versante nord ed è circondato dalle sue ridenti frazioni. Anche qui si gode di una bellissima vista sulla città e, verso sud, sull’intera vallata dell’Adige fin verso il Trentino. Oltre che dalla strada provinciale, la località si può raggiungere in poco più di dieci minuti con la funivia. Su questo altopiano inondato dal sole, meta escursionistica per eccellenza, si può fare il pieno di ossigeno in una delle numerose passeggiate che conducono attraverso boschi di larici intercalati da ampie radure, in cui il basso dislivello dei percorsi consente a chiunque di percorrere anche lunghi tragitti.

    Qui gli appassionati delle cavalcate, magari in sella al tradizionale cavallo avelignese, scoprono una natura intatta con la tipica flora di montagna. Gli avelignesi, mansueti cavalli dalla folta criniera bionda, rappresentano un tratto assolutamente caratteristico dell’altopiano del Salto e si lasciano pazientemente attaccare ad un calesse per scarrozzare festosamente grandi e piccoli. E dopo una sana attività all’aria aperta non vi è nulla di più piacevole e rilassante che rifocillarsi nelle stube confortevoli di locali accoglienti e di tradizione dove gustare le specialità tirolesi: speck, knödel (canederli in brodo o al burro fuso), spätzle (gustosi gnocchetti). Per gli amanti della natura una notizia curiosa riguarda il sentiero europeo E5, che passando per l’altopiano del Salto collega l’Atlantico con Venezia.

    Laura Piovesan Schütz
    console del T.C.I. di Bolzano

    Bolzano Azienda di Soggiorno e Turismo – P.zza Walter 8 – 39100 Bolzano Tel. 0471307000 – Fax 0471980128 e-mail: info@bolzano-bozen.it

    Associazione turistica del Renon – Via Paese 5, 39054 Renon (BZ) Tel. 0471 356100 – info@renon.com

    Associazione Turistica San Genesio – Schrann 7, 39050 San Genesio (BZ) Tel. 0471 354196 – Fax 0471 363745 info@jenesien.net