Tanti ricordi e molti fatti

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    Ho letto L’Alpino di ottobre con la tua bellissima relazione su “Operazione asilo Sorriso a Rossosch” – 20 anni in amicizia”: bravo, bravissimo! Sei efficace e mi hai coinvolto profondamente in quei ricordi. Ho rivissuto ogni fase, fin dal primo approccio con Morozov 1990, quando con Caprioli e Grossi verificammo, in un breve blitz esplorativo, la completa agibilità dell’asta del Don già occupata dal nostro Corpo d’armata Alpino, da Karabut a Nowa Kalitwa, che ovviamente era per me la zona più toccante e pregna di ricordi incredibili, ma accaduti.

    E poi il resto, con le mie “100 lettere dalla Russia”, diario memoriale con appendice storicoesplorativa su viaggi e ricerche, esumazioni e asilo. In tutto undici viaggi. Con l’indimenticabile Giovanni Fontanive ricordo che impiantai il librone per le firme, iniziate con l’Adunata di Milano 1992, Nardo Caprioli e Rovereto in testa… Quel librone lo consegnai, nel giugno seguente, al 1° turno del cantiere, giunto già al primo solaio. Ne ho belle foto… impresa eccezionale che io dissi nella relazione “Il nostro più bel monumento”. Peccato che al 20° anniversario non ci potei essere, ma il ricordo del molto vissuto, fatto e scritto non mi abbandona mai. Nel 1994, col turno finiture e manutenzione, insieme a Busnardo e Favero, pur non in elenco né in foto, c’ero anch’io, come pure nel 1998, invitato al 5° anniversario… E al più recente incontro di Conegliano, alla presentazione del libro “Ritorniamo a Rossosch” e di quello di Morozov “La mia scoperta dell’Italia e degli alpini” ho pure partecipato. Scusami l’enumerazione dei ricordi: più forti di me. Non ho ancora visto su L’Alpino foto o notizia alcuna sull’opera del mio carissimo amico Giovanni Fontanive, ti vorrei pregare se possibile, di dedicare una menzione al suo commovente e ammirevole “giardino memoriale” da lui ideato e compiuto, quasi prima di morire, per ricordare tutti i soldati italiani sacrificati in Russia. Penso che per famigliari e amici che l’aiutarono, oltre che per tutti, con invito a una visita, sarebbe una grande soddisfazione…

    Guido Vettorazzo – Rovereto

    Grazie caro Guido per ciò che hai fatto. Purtroppo non sempre la mano destra racconta quello che fa la sinistra. A volte per scelta, a volte per strane combinazioni. Quanto al tuo amico Fontanive e il suo “Giardino memoriale” vedrò di riparare quando ricorderemo Nikolajewka sul numero di febbraio.