SUDAFRICA Sepoltura degna alle vittime dell affondamento del Nuova Scozia

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    Il 28 novembre 1942, il trasporto truppe inglese Nuova Scozia di 7000 tonnellate, in navigazione nell Oceano Indiano, canale del Mozambico, fu silurato ed affondato da un sommergibile tedesco, l U boat 177 del famoso comandante Robert Gysae. Il Nuova Scozia trasportava 772 prigionieri di guerra italiani, militari e civili oltre a 300 uomini fra equipaggio, scorta e soldati sudafricani feriti ad El Alamein. Nel naufragio morirono la gran parte di loro. Una nave militare portoghese ne raccolse 120 che furono sbarcati a Lourenco Marques (oggi Maputo). Dei prigionieri italiani ne morirono 652, e i resti di 118 di essi furono sospinti dalle maree sulle coste dello Zululand. Corpi dilaniati dagli squali ed in parte decomposti, irriconoscibili. Tutti i resti ritrovati, ricomposti per quanto possibile, furono messi in casse di legno singole, e seppelliti in tre fosse comuni nel cimitero di Hillary, villaggio a circa 15 Km da Durban, capoluogo dello stato del Natal, oggi provincia del Sud Africa, nel riquadro militare italiano, fra il 4 e 9 dicembre 1942. Nello stesso riquadro furono anche sepolti 35 militari italiani noti e catalogati, appartenenti alle varie armi e deceduti in prigionia fra il 1941 e 1946. Il commissariato generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra ritenne opportuno raccogliere le spoglie dei 153 in terra cosiddetta Italiana . Nella città di Pietermaritzburg, a 75 Km da Durban, in direzione di Johannesburg, fu prescelto uno spazio, su terreno consacrato, adiacente alla chiesa della Madonna delle Grazie. Chiesa costruita dai nostri prigionieri di guerra negli anni della loro lunga prigionia ed ora ceduta in diritto d uso allo Stato italiano. L insieme dei nuovi loculi è stato disegnato a forma di croce. I resti di ciascuno sono stati ricomposti e sigillati entro minicontenitori con targhe numerate ed, ove possibile, nominative. Alcuni oggetti ritrovati con le salme sono ora in consegna al museo di Zonderwater. L esumazione e la traslazione da Hillary a Pietermaritzburg sono avvenute per opera volontaria italiana sotto la supervisione di Onorcaduti . Al cimitero di Hillary rimarrà un cippo con targa ricordo dell evento. Doverosamente elenchiamo gli uomini e le istituzioni che hanno contribuito con volontà ed impegno al successo dell operazione, perpetuando il ricordo di eroi sfortunati e restituendo loro la dignità cui hanno diritto: Onorcaduti con il maggiore pilota Paride Massaro e l ispettore capo Luigi Frazzitta, il console italiano a Durban Ugo Ciarlatani, l ANA Sudafrica con l alpino Emilio Coccia presidente dell Associazione Zonderwater Block Sud Africa ed Arturo Costella, vicepresidente ed il presidente dell organo fiduciario della Madonna delle Grazie di Pietermaritzburg, Franco Muraro. di Marcello Bellicci vicepresidente ANA Sudafrica Pubblicato sul numero di gennaio 2009 de L’Alpino.