Sfogliando i nostri giornali

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    La nostra stampa alpina.

    IL SALUTO MILITARE Il saluto militare fu all’origine un segno di pace. Due guerrieri, incontrandosi, con il saluto intendevano darsi la prova delle loro intenzioni non ostili. A tale scopo presentavano la mano destra alta ed il palmo ben disteso in modo da far vedere che non impugnavano alcuna arma: tale gesto trova un classico esempio nell’Ave! dei romani. (da Tranta sold sez. di Pinerolo)

    BASSANO Bassano è un città ricca di arte e di storia, dal Medioevo al Risorgimento, dalla Grande Guerra alla Resistenza. Bassano del Grappa: questo nome porta subito alla mente il Ponte Vecchio, o Ponte degli Alpini, che unisce le sponde del fiume Brenta. È il simbolo per eccellenza della città, la cui costruzione risale presumibilmente al 1209 Attraversando il ponte si possono ammirare l’altopiano di Asiago e il monte Grappa sulla cui sommità sorge il Sacrario militare che raccoglie i resti di circa 23 mila Caduti (da Sota l Capel gruppo Parrella, sez. Torino)

    DALLO ZAINO DEI RICORDI Dallo zaino dei ricordi emerge il racconto di Mario Lupi, al quale, sottotenente, il suo comandante aveva assegnato la posizione che con il suo plotone avrebbe dovuto difendere a oltranza , al valico di Tarvisio. A distanza di tempo, da vero Alpino, con lo stesso spirito ha combattuto la sua battaglia contro il male che, alla lunga, ne ha avuto ragione Dobbiamo continuare a onorare la sua memoria e fare in modo che non vada disperso il patrimonio costituito dalla sua esemplare condotta (da Alpini Marchigiani sez. Marche)

    IL GRUPPO ANA A BUCAREST Domenica 30 marzo è stato intitolato a Piero Redaelli, già nostro amato socio, reduce di Russia e Commendatore della Repubblica, il nuovo Gruppo autonomo In tal modo si costituisce un sottile ma robusto filo che legherà questa nuova struttura associativa con il Gruppo ANA di Seregno, (un filo) costituito dall’alpino don Graziano Colombo, rettore della chiesa del SS. Redentore a Bucarest, il quale rappresenta uno dei principali punti di riferimento per gli alpini sparsi per l’intera Romania. (da Penna Nera gruppo di Seregno, sez. Monza)

    I MONUMENTI AI CADUTI I monumenti ai Caduti che sorgono nei vari paesi, edificati quasi tutti negli anni successivi alla Grande Guerra danno la misura, anche se incompleta perché non si tiene conto di coloro che sono morti successivamente per ferite o malattie, di quanti hanno perso la vita portando l’uniforme nei vari periodi bellici. Ma accanto a questi Caduti vi sono pure coloro che sono morti in servizio in tempo di pace La memoria di questi singoli è in qualche caso affidata a una semplice lapide, come quella che in val Quarazza, sopra Macugnaga, ricorda l’alpino Carlo Tarabbia, (del battaglione Intra) morto il 20 ottobre 1924 (da O u rump o u moeur sez. Intra)

    IL SOGGIORNO ALPINO DI COSTALOVARA Ancora una volta la nostra Sezione si è distinta per aver accolto l’invito della sede nazionale ad inviare squadre di volontari per la ristrutturazione del Soggiorno alpino di Costalovara, di proprietà dell’ANA. Guidati dal consigliere Dante Poetino, hanno dedicato una settimana di lavoro gli alpini Mario Pietroboni di Monno, Andrea Finini di Esine, Luigi Gabossi di Darfo, Luigi Belli di Pisogne ed Emilio Adamini di Toline. Ovviamente i lavori continuano per cui chi è disponibile per una vacanza di lavoro da lunedì a sabato deve mettersi in contatto con la Sezione. Che vi assicura un’esperienza interessante con valori condivisi con squadre delle altre sezioni (da Noi de’ la Valcamonica sez. Vallecamonica)