Sfogliando i nostri giornali – gennaio 2014

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    La nostra stampa.

    DOSS TRENT – SEZ. TRENTO: COME FAREMMO SENZA GLI ALPINI?

    “Quand’ero piccola pensavo agli alpini come a quelli con la piuma in testa: li chiamavo così, non per cattiveria, ma per ignoranza. Poi… In una giornata di giugno sono andata con la mia classe (1ª media di Mezzolombardo) sul Doss Trento per una visita al museo dedicato agli alpini e lì ho scoperto il loro passato: ora questi uomini dalla penna in testa non li vedo più come i vecchietti che si fermano al bar a chiacchierare con mio nonno, ma come soldati che sono stati in trincea per difendere la Patria e combattere per il proprio Paese, a volte dando la vita. Ora per fortuna non è più necessario andare in guerra, quindi qual è il loro posto al giorno d’oggi? Io credo che il loro ruolo sia quello del compagno sincero e leale, sempre lì, ad un passo da te, pronto a tenderti la mano quando cadi e con una parola amica per ogni occasione… e poi sono cuochi eccezionali. So che, se avessi bisogno di loro, per qualunque motivo, potrei fidarmi raccontando i miei problemi: dopotutto, se gli alpini non ci fossero, chi prenderebbe il loro posto?”. Sara

    TRANTA SOLD – SEZ. PINEROLO: CON I BAMBINI BIELORUSSI

    “Anche quest’anno la Protezione Civile della sezione di Pinerolo ha collaborato con l’Associazione il Bucaneve Onlus in occasione del soggiorno dei bambini bielorussi (dei territori inquinati dalla centrale atomica di Kiev, n.d.r.). Gli alpini si sono prodigati per portarli a visitare le nostre montagne e fargli respirare un po’ d’aria buona e passare qualche giorno in allegria. Sperando di aver fatto un bel lavoro aspettiamo i nostri piccoli amici anche il prossimo anno”.

    LA PIÙ BELA FAMEJA – SEZ. PORDENONE: UN GIORNO (E UNA NOTTE) DA ALPINO

    “Antonio, Luciano, Martina, Barbara, Marco, Silvia: sono il gruppetto di genitori e rappresentanti di classe che hanno controllato, aiutato ma soprattutto entusiasmato i bambini dell’ultimo anno, i grandi della scuola materna Giovanni Giol a Vigonovo, la notte dell’8 giugno. Una notte speciale, passata in tenda nel cortile dell’asilo, con tanti adulti buontemponi dallo strano cappello in testa e relativa piumetta e con tanti bambini a loro agio con verde cappellino di carta e penna diritta, attenti agli ordini del capo istruttore Davide. Un impegno educativo, piacevole, portato con serietà un po’ marziale e un po’ gioiosa, nell’interpretare la posizione dell’attenti, il saluto, l’ammaina bandiera, la riga e la fila, il rancio, il canto serale, la ritirata, il silenzio, la mini sfilata, il giro in campagnola, l’alzabandiera, il congedo”.

    L’ALPINO IN EUROPA – SEZ. BELGIO, BALCANICA CARPATICA DANUBIANA, GERMANIA, LUSSEMBURGO, NORDICA: UNA GIOVANE LETTRICE ENTUSIASTA

    “Mi chiamo Arianna e sono una bambina di nove anni che ha letto il vostro giornale. Ne sono stata molto felice, perché la storia è una delle mie materie preferite. Purtroppo frequento solo la 4ª elementare e non ho ancora affrontato il Risorgimento, ma con l’aiuto dei miei genitori ho letto le vostre pagine con interesse. Mi sono venuti in mente alcuni racconti della mamma sul mio bisnonno che aveva partecipato alla guerra e che ne descriveva dolori ed emozioni ai nipoti. Conserverò questo numero e lo porterò a scuola, perché è un documento importantissimo che integrerà quanto studieremo sui nostri libri. Complimenti alpini, continuate così e ancora grazie per le vostre memorie. Per non dimenticare”.

    L’ALPINO IMOLESE – GR. IMOLA E VALSANTERNO SEZ. BOLOGNESE ROMAGNOLA: COME SI MANGIAVA IN TRINCEA

    “Si è ripetuto l’incontro con gli alunni dell’Istituto alberghiero Pellegrino Artusi di Riolo Terme, un incontro per testare le capacità professionali, come la fantasiosa creatività degli studenti nel riproporre l’alimentazione dei nostri soldati nel corso della Grande Guerra. Incontro intervallato dalla proiezione di fotogrammi a tema, commentati e supportati anche dall’esposizione di materiale bellico riconvertito all’uso civile in macchinari del settore agro-alimentare. Quindi un originale connubio fra cibi oggi elaborati ma riferiti a consunti ricettari, divulgazione di nozioni storiche sull’argomento e reperti originali. Il tutto a disposizione di studenti, corpo docente e commensali comprendenti nostri soci, familiari e simpatizzanti. Naturalmente non sono mancati i canti alpini… Questo il menù: manicaretto all’alpina, gnocchi di pane alle erbe, arrosto nella pentola con salsa militare, patata di trincea, fagioli al fiasco… pietanze risultate appetibili e ben amalgamate. Grazie al nostro socio Angelo Nataloni per le nozioni sui mangiari di trincea, accompagnate da immagini sulle truppe da montagna…”.

    ALPIN FA GRADO – SEZ. VICENZA: SOLIDARIETÀ ALPINA

    “Ascoltando le indicazioni che vengono dai capigruppo e dagli alpini abbiamo posto le basi per l’iniziativa sulla solidarietà alpina. Occorre dare una risposta ai nostri soci ed ai loro figli, è un nostro dovere sostenerli in questi momenti difficili. I soldi sono sempre un tema difficile da affrontare, ma sappiamo tutti quanta beneficenza fanno i Gruppi ed i singoli alpini ogni anno. Quello che il Consiglio vi chiede è di concentrarla, per questo anno, verso i nostri soci, su quelli che hanno perso il lavoro, che rischiano di perdere la casa e non hanno i soldi per acquistare i libri ai propri figli”.