Sfogliando i nostri giornali – gennaio 2013

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    La nostra stampa.

    L’alpin de Trieste – Sez. Trieste: LE SCARPE AL SOLE

    “Il manoscritto era compiuto da un pezzo: ma gli accorti editori me lo rifiutarono, or è già più di un anno, perché era passato di moda; perché pareva ormai cattivo gusto occuparsi ancora dei vivi e dei morti che ubbidirono ad un ordine di olocausto. Parrà ancora oggi così, che un rinato spirito giovane per le piazze e le campagne ricanta le canzoni della nostra vigilia e della nostra passione?”. Chi scrive questo è Paolo Monelli, nel 1921 a quasi tre anni dalla fine del primo conflitto, nel suo libro realista ‘Le scarpe al sole’. (…) Dedica questo libro non ai posteri che potranno usarlo per chissà quale altra battaglia, ma ai reduci, che come lui hanno vissuto queste tremende vicende e a cui piace in qualche modo ricordarle, per poter dire ‘sono qui, sono vivo’ e allo stesso tempo farsi coraggio per chi non ce l’ha fatta…”.

    Notiziario, gr. San Marco – Sez. Bassano del Grappa: PER AFFRONTARE LA CRISI

    “Per lo sviluppo della nostra economia occorrono impegno, fiducia, tenacia, lavoro, coraggio, speranza, cose che in questo momento dobbiamo far emergere. Non dimentichiamo che il nostro paese è la culla della civiltà occidentale, pensiamo al coraggio degli antichi romani, ai navigatori spagnoli, inglesi, olandesi che hanno esplorato il mondo intero, gli innumerevoli scrittori, letterati, poeti, musicisti, artisti, inventori, scienziati che ci hanno dato il progresso. Prendiamo a modello tutto questo, ricominciamo tutti a studiare, a leggere, a ragionare, a decidere, con ponderazione, con buonsenso, con saggezza. Senza farci distrarre dalle stupidaggini e dalle chiacchiere. Se vogliamo che l’Italia inizi quella ripresa tanto auspicata deve incominciare soprattutto dalla nostra testa”.

    Genova alpina – Sez. Genova: NON SOLO NIKOLAJEWKA

    “Si è sempre sentito il dovere di ricordare la battaglia di Nikolajewka che vide la Tridentina, in epico scontro, sfondare l’accerchiamento delle truppe dell’Armata Rossa ma poco della lunga, sanguinosa resistenza della Julia e del btg. Saluzzo della Cuneense nella piana del fiume Kalitwa dove tale corso d’acqua si unisce al Don. Fu la ‘el Alamein’ degli alpini. (…) Su quel terreno tatticamente indifendibile, una immensa pianura interrotta soltanto da qualche piccolo rilievo, i corsi d’acqua gelati che aprivano la strada alle truppe corazzate, temperature polari, mancanza assoluta di validi ripari, gli alpini della Julia ed alcune batterie di Art. Alpina della Cuneense, il btg. Monte Cervino, alcuni pezzi del XXXII gruppo 105/28 Artiglieria di C.A. tennero testa alle straripanti forze dell’Armata Rossa”.

    Notiziario– Sez. Hamilton: 4.360 DOLLARI PRO TERREMOTATI

    “Quando si tratta di aiutare, di risollevare, di confortare e di ridare il sorriso e la speranza a tutti quelli che soffrono, i veci sono tra i primi e ne fanno un punto d’onore. Così è stato di nuovo nell’ultimo caso, il terremoto in Emilia Romagna che ha travolto la vita semplice, laboriosa ed onesta delle sue popolazioni causando rovine, danni e tanti morti. Lo scorso venerdì sera, infatti, gli alpini di Hamilton hanno tenuto una cena di beneficenza presso la sede sezionale i cui proventi, 4.360 dollari, sono stati inviati alla Sede nazionale A.N.A. in Milano per essere usati nella maniera più utile e subito, a favore delle vittime del terremoto”. Anche gli alpini della sezione di Wollongong, guidata dal presidente Antonio Panozzo, hanno raccolto dei fondi per l’iniziativa “Aiutiamo i terremotati dell’Emilia Romagna” in occasione della festa organizzata al Balgownie Soccer Club dove c’erano oltre 200 soci invitati.