Sfogliando i nostri giornali

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    La nostra stampa alpina.

    La nostra baita – Sez. Svizzera: RADICI, CONTINUITÀ, RINNOVAMENTO

    “Sembrano affermazioni in contraddizione tra di loro, ma non è così. Lo constatiamo noi alpini trasferiti, per scelta ma soprattutto per bisogno, all’estero. In momenti storici molto delicati, dove le diatribe politiche, le belligeranze, residui della tragica seconda guerra mondiale, gli antagonismi ideologici hanno portato a una forma di progresso – crisi che ha costretto un grande numero di connazionali ad emigrare in lidi più consoni a garantire una vita dignitosa. Le nazioni ospitanti, non sempre hanno avuto un trattamento di cortesia e di comprensione. Eravamo semplicemente utili per i lavori più umili, per garantire il loro progresso, per compensare le loro croniche carenze di manodopera. E noi li abbiamo ripagati con il duro lavoro. Tempo dopo, hanno riconosciuto la nostra operosità e dignità, il nostro impegno, la nostra onestà. Questi riconoscimenti, nonostante giungano in forte ritardo, sono comunque molto graditi in quanto sono di grande aiuto per i nostri figli e nipoti”.

    Tücc’ün –Sez. Biella: PROTEZIONE CIVILE ALLE ELEMENTARI

    “Con l’aiuto delle insegnanti delle quinte classi delle scuole elementari chiavazzesi abbiamo organizzato come gruppo alpini una serie di incontri, per spiegare ai ragazzi i compiti che svolge la PC e come è organizzata. Per fare ciò ci siamo avvalsi della collaborazione di esperti in questo campo, sotto la regia di Giorgio Cinguino, membro della PC degli alpini della Sezione. Gli incontri si articolano in quattro distinti momenti: illustrazione, organizzazione e scopi della PC; colloquio con una psicologa per spiegarci come affrontare i primi momenti di difficoltà nell’eventuale emergenza; incontro con un geologo che illustrerà il nostro territorio e le sue criticità; incontro con il Corpo forestale per comprendere le condizioni dei nostri boschi e cosa provoca l’incuria”. 50 4-2012 Penna nera , gr. San Vittore Olona – Sez. Milano I 300 NUMERI DI PENNA NERA “Quota 300 significa più di venticinque anni di continuo e intenso impegno per far sapere quanto fatto dal Gruppo… Far sapere quanto fatto dagli alpini contribuisce in modo concreto a migliorare la qualità della vita delle nostre comunità e della società italiana. Il notiziario Penna Nera è proprio la dimostrazione dell’aver ben recepito il messaggio dei nostri padri e lo conferma anche il premio ricevuto come miglior periodico di Gruppo della sezione di Milano per il 2006. A conferma della qualità del vostro notiziario voglio evidenziare come, sin dal 1988, un buon numero di interessanti testi tratti da Penna Nera sono stati pubblicati anche nel nostro periodico sezionale”.

    Gianni Papa
    direttore di Veci e Bocia

    Pensare alpino a Rho; gr. Rho – Sez. Milano: IN MEMORIA

    “Tra gli appuntamenti irrinunciabili della vita associativa del nostro Gruppo c’è quello della Messa annuale per i defunti. Quest’anno, anche per problemi di calendario delle parrocchie, abbiamo ripiegato sul Santuario. Detto così parrebbe una seconda scelta, un deprezzamento. Niente di tutto questo. Sino ad oggi abbiamo cercato di celebrare il suffragio dei nostri defunti, a rotazione, nelle parrocchie di Rho, a sottolineare il nostro radicamento sul territorio. L’ospitalità offertaci da padre Patrizio, superiore degli Oblati, è particolarmente gradita perché ci permette di mantenere vivo un legame con il Santuario dell’Addolorata che, come ricordavo in altre occasioni, è sempre stato un riferimento importante per i rhodensi, per i tanti alpini rhodensi impegnati nelle due grandi guerre e per l’opera svolta dai padri per salvare la città dalle vendette dei tedeschi alla fine dell’ultimo conflitto…”.

    Ciao Pais – Sez. Torino: FUTURO ASSOCIATIVO

    “I nostri valori, le nostre tradizioni è giusto che non cambino, ma l’ANA deve, per sua stessa sopravvivenza, adeguarsi ai tempi e per questo allargare la sua base il più possibile. Alla domanda cosa fare? Si può rispondere: occorre solo che le sezioni e specialmente i gruppi applichino le direttive che il CDN ha deliberato nel 2004 e sostanzialmente confermate, dopo discussione, nel 2008. Quattro i punti a cui fare riferimento: ricerca degli alpini non iscritti; giovani associati; alpini in armi e amici degli alpini… È compito delle sezioni far sì che queste comunicazioni giungano ai capigruppo per favorire un dialogo con tutti gli alpini. Lo stesso presidente Perona sta viaggiando per l’Italia visitando le Sezioni e cercando di parlare con gli alpini per spiegare, in prima persona, queste nuove regole che sono state dettate per il bene dell’ANA per tramandare il più a lungo possibile i nostri valori”.

    Sempre alpino; gr. Collecchio – Sez. Parma: IN RICORDO DEI CADUTI DI NASSIRIYA

    “Il gruppo alpini di Collecchio aderendo ad una proposta della locale stazione dei carabinieri, ha collaborato all’allestimento di un cippo in ricordo dei Caduti dell’attentato di Nassiriya, in Iraq. Alcuni nostri alpini hanno provveduto alla realizzazione del basamento e al posizionamento del cippo con la lapide nell’area antistante la sede del Gruppo, di fronte al monumento a tutti gli alpini andati avanti. Ora il Tricolore sventola sempre sopra i due monumenti a ricordo di quanti hanno dato la vita per gli ideali di libertà e di pace. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenute le autorità civili, militari e religiose di Parma e Collecchio”. L’alpino de Polàen; gr. Polaveno –Sez. Brescia STORIA DEL GRUPPO “Tutti sappiamo ormai da svariati anni che la località di Santa Maria del Giogo è il fiore all’occhiello del gruppo alpini di Polaveno. Tuttavia non tutti sapranno che ancor prima che nascesse quest’ultimo nel lontano ottobre 1938, lo scenario di Santa Maria, ben sedici anni prima, vantava già di una manifestazione a carattere nazionale organizzata dalla sezione di Brescia”.