Semplicemente, grazie! (ott-2014)

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    Una cerimonia sobria, intima per salutare il generale di Corpo d’Armata Alberto Primicerj che cede il comando delle Truppe alpine al generale di Divisione Federico Bonato, presieduta dal comandante delle Forze Operative Terrestri, generale di Corpo d’Armata Roberto Bernardini. Gli alpini avrebbero voluto una piazza cittadina, luogo da sempre deputato ai giuramenti e ai congedi, ai cambi e ai conferimenti, ma la ‘spending review’, così si chiama oggi ciò che i nostri nonni chiamavano oculatezza, ha deciso diversamente. Nel teatro Cristallo in centro a Bolzano, venerdì 12 settembre c’erano i vertici militari e tanti alpini con i vessilli e i gagliardetti.

    Dalla Liguria all’Emilia Romagna passando per la Lombardia, giunti a salutare il loro Comandante. Alberto Primicerj lascia dopo oltre cinque anni di comando. Splendido il rapporto creatosi tra lui e i suoi soldati, senza precedenti quello con l’Associazione. Un legame forte intessuto con pazienza e fiducia, giorno per giorno. Primicerj ha sposato ogni iniziativa importante firmata dall’ANA, ha partecipato a numerosissime cerimonie nazionali. C’era sempre, a maggio, quando la grande Famiglia si riunisce a Milano.

    “Ho davanti a me volti amici, conosciuti con i quali ho vissuto momenti importanti della mia vita personale e professionale”, così ha esordito Primicerj dopo l’intervento del sindaco di Bolzano Spagnolli e del presidente della provincia Kompatscher. “Mi accomiato dai miei alpini, da queste montagne, dalla gente e dai luoghi dopo un lungo periodo di grandi soddisfazioni. Nove anni lasciano il segno in un uomo, in un comandante, in un alpino”. Poi una pausa costretta dalla commozione che prevale sul tentativo di domare voce e parole. Un lungo applauso. Intenso. E ancora: “Le Bandiere di guerra, il Labaro ci indicano la via del dovere e uniscono le Truppe alpine all’ANA.

    Dobbiamo continuare ad essere un’unica famiglia, attenti custodi delle nostre tradizioni”. Infine un emozionante ringraziamento in lingua tedesca alla moglie Ursula e una certezza: “Il generale Bonato è un alpino nel cuore. Siete in ottime mani”. Un altro lungo applauso, ultimo tributo a questo Comandante che gli alpini, nel tempo, hanno imparato a conoscere e ad apprezzare per il suo modo franco e schietto e per quella sua innata autorevolezza, slegata dai gradi e dalle onorificenze. “Dovrò indossare il berretto rigido. Ma resterò sempre e prima di tutto un alpino”. Atteso giunge l’intervento del generale Bonato: “Questo incarico è per me un sogno realizzato, il coronamento di una carriera. Un ringraziamento speciale a Primicerj che, come suo vice, mi ha sempre coinvolto nelle decisioni più importanti.

    Il mio sentimento poi verso l’Associazione Nazionale Alpini, è di grande riconoscenza e sono certo che continueremo a lavorare insieme”. Ultimo atto, il saluto del comandante delle Forze Operative Terrestri, generale di Corpo d’Armata Roberto Bernardini che pochi giorni dopo, il 15 settembre, avrebbe ceduto il suo posto proprio a Primicerj: “Ho assistito a discorsi pieni di sentimento e di partecipazione. Le Truppe alpine sono una realtà consolidata e continueranno ad esserlo”. Poi rivolgendosi a Primicerj: “È vero, dovrai indossare il berretto rigido… un cambio di prospettiva: sarai ‘il generale’ di circa 80mila uomini. Di tutto l’Esercito”. La tesa del cappello cela gli occhi umidi del generale Primicerj, un comandante che gli alpini non sapranno dimenticare.

    Mariolina Cattaneo