Ritorno a Rossosch

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    Dal 17 al 22 agosto una delegazione composta da 3 membri della ricostituita Commissione per Rossosch si è recata in Russia per verificare la situazione dell’Asilo Sorriso, per allacciare i rapporti con i nuovi amministratori della città di Rossosch ed incontrare a Mosca il vice ambasciatore Giovanni Iannuzzi e l’addetto militare gen. D. Vincenzo Iannuccelli. Il tutto allo scopo di valutare la possibilità di poter organizzare a settembre del 2013 in occasione del 70° della Campagna di Russia e del 20° della costruzione dell’asilo, una manifestazione congiunta a Rossosch a ricordo degli eventi accaduti e a ulteriore suggello dei rapporti di amicizia fra gli alpini e le popolazioni delle terre del Don.

     

    La nostra presenza a Rossosch era stata preceduta da informative che il presidente Corrado Perona aveva inviato sia all’ambasciatore russo in Italia che all’ambasciatore italiano in Russia, alle quali era stato dato da entrambi positivo riscontro.

    Venerdì 19 agosto accompagnato dai membri della commissione Lino Chies e Luigi Sala e dalla solerte interprete Gianna Valsecchi, siamo stati ricevuti in municipio a Rossosch dal nuovo sindaco Jurij Valentinovic Mischancov, dal vice presidente della Provincia Sergei Leonidovic Nefedov, dal presidente del consiglio comunale Eduard Michailovic Marcov, dall’assessore alla cultura Victor Vladimirovic Strech e dall’assessore all’istruzione Liudmilla Archadievna Merkulova.

    Con loro c’era anche il prof. Alim Morozov, che continua a gestire egregiamente il museo posto su un’ala dell’asilo, in cui vi è una sala dedicata totalmente alla presenza italiana ed in particolare degli alpini in quei luoghi. Dopo i saluti di cortesia sono stati affrontati gli argomenti che ci stavano a cuore ed abbiamo potuto riscontrare con piacere la disponibilità e la sintonia con gli amministratori locali – interessati come noi a valorizzare i rapporti di amicizia fra gli alpini e la cittadinanza di Rossosch – sempre riconoscenti per la realizzazione dell’asilo e per quanto l’ANA continua a fare.

    Si sono gettate le basi per una proficua collaborazione con la costruzione di un comitato misto per organizzare al meglio gli incontri e gli eventi comuni dei prossimi anni ed in particolare per quello del settembre 2013 a Rossosch. All’incontro, a dimostrazione dell’importanza che vi attribuisce l’amministrazione della città, erano presenti la stampa locale sia quella radiotelevisiva che quella della carta stampata, alla quale ho concesso un’intervista quale capo delegazione ANA.

    A conclusione vi è stato un incontro conviviale offerto dal sindaco. Il giorno seguente, di buon mattino ci siamo recati con il prof. Alim Morozov, a Karabut, dove nel 1942 c’era il battaglione Verona della brigata Tridentina, per visitare i luoghi ed in particolare le condizioni di una chiesetta ortodossa. All’ora di pranzo, nella nostra cucina, incontro con invitata la direttrice del nostro asilo Luiba Laptijova dalla quale abbiamo sentito le ultime informazioni sull’andamento dell’asilo che continua ad essere il migliore dell’intera regione di Voronez, con numerose richieste di iscrizione fatte addirittura anni prima.

    Con alcuni accorgimenti, ospita ben 170 bambini. Bambini che con le loro maestre sono stati i primi al accoglierci al nostro arrivo, con un saggio della loro preparazione ed un saluto anche in italiano. La cosa crea sempre una profonda emozione, anche in chi, come me, vi assiste da tante volte, e dimostra ancora una volta se ce ne fosse bisogno quanto lungimirante fu l’intuizione e la decisione di non costruire un monumento ma un “inno alla vita”, come è stata la realizzazione dell’asilo Sorriso. Alla direttrice che ci manifestava la necessità di dotare l’asilo di alcune norme di sicurezza richieste dall’autorità abbiamo garantito come al solito, il nostro sostegno con un contributo di mille euro.

    Il giorno 21, al mattino, ci siamo recati sul Don per un doveroso saluto e ricordo. Prima di pranzo ci siamo reincontrati con il sindaco e gli altri amministratori di Rossosch che ci hanno portato a vedere alcune realizzazioni pubbliche effettuate in questi ultimi anni ed in particolare il nuovo palazzo del ghiaccio. Con loro siamo andati a rendere omaggio all’ex sindaco della città, Igor Ivanov, morto il 9 novembre dell’anno scorso, persona che è stata per noi alpini determinante nel garantire la realizzazione del nostro progetto dell’asilo sorriso. È seguito un incontro conviviale con il sindaco, gli altri amministratori ed il prof. Morozov e, come da tradizione in questo caso, siamo stati noi ad ospitarli.

    Al termine ci siamo calorosamente salutati e ribadito la validità degli impegni reciprocamente assunti per favorire ed intensificare gli incontri fra di noi. Alle otto di sera siamo saliti, stanchi ma soddisfatti, sul treno che ci riportava verso Mosca. Il 22 agosto alle 10,30 eravamo nell’ambasciata italiana a Mosca, accolti dal dott. Iannuzzi in sostituzione dell’ambasciatore in ferie e dall’addetto militare gen. D. Vincenzo Iannuccelli. Nel corso dell’incontro, molto cordiale, li abbiamo informati della nostra iniziativa ed in particolare della costruzione dell’asilo a Rossosch del quale la nostra Associazione continua a garantire funzionalità ed efficienza con regolare manutenzione.

    Abbiamo notato in loro sorpresa ed ammirazione e ci hanno garantito disponibilità a collaborare con le nostre iniziative future anche per le tematiche e problematiche relative al recupero delle salme e delle testimonianze della presenza italiana in Russia durante il secondo conflitto mondiale e ciò in collaborazione con Onorcaduti. Alle 19.30, ora di Mosca, del 22 agosto abbiamo preso l’aereo per il rientro.

    A conclusione di questi brevi ma intensi giorni di nostra presenza in Russia ed in particolare a Rossosch possiamo dire che è stata molto proficua per riallacciare i contatti sia con le autorità russe locali che con quelle nostre a livello di ambasciata in modo da poter meglio coordinare tutte le iniziative che a diverso livello saranno messe in essere. A tale proposito sarebbe utile che anche i pellegrinaggi organizzati dalle nostre Sezioni e/o Gruppi fossero segnalati sia in sede ANA nazionale che all’ambasciata italiana a Mosca.

    Un ringraziamento particolare lo voglio infine rivolgere alla nostra interprete Gianna Valsecchi per il suo lavoro di insegnante di italiano a Rossosch, in un locale a suo tempo dedicato allo scopo all’interno dell’area riservata all’ANA, dove per due mesi all’anno svolge con competenza a circa una ventina di allievi, il suo compito. Con l’occasione ricordo a tutti i volontari che hanno partecipato alla “Operazione Sorriso” che nell’aprile 2012 sarà organizzato in un gruppo della sezione di Pordenone, che si è resa disponibile, un incontro a 20 anni dall’avvio dei lavori di costruzione dell’asilo.

    Sebastiano Favero