Rispetto per i regolamenti

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    Carissimo don Bruno, di ritorno dal 30° raduno nazionale al rifugio Contrin, mi preme farti presente un fatto, anche se so che certamente tu l’hai notato. Regolamento-cerimoniale ANA alla mano: capitolo “atti della cerimonia o manifestazione – punto F: ‘Santa Messa celebrata…’, penultimo capoverso: “Si rammenta che anche il personale di servizio al momento di ricevere l’Eucarestia deve comunque togliersi il cappello alpino”.

    Quel “anche” significa, ovviamente, che tutti gli alpini si devono comportare in quel modo. Al dunque. Ho notato – e non solo al Contrin, purtroppo – che molti alpini, alfieri compresi, sono andati a ricevere l’Eucarestia senza togliersi il cappello. Va bene che ho sentito, una volta, un alpino dire che lui il cappello non se lo levava neanche davanti a Dio (forse andava anche a letto con il cappello o anche a farsi la doccia, chissà), però…. Ora, dico, visto che tu hai una “buona voce” in mano, prova a rimarcare sul nostro giornale il rispetto di tale punto del Regolamento, rispetto che dovrebbe, comunque, essere anche nel bagaglio del buon senso dei singoli alpini. Prova, non si sa mai… Altro argomento: complimenti per l’omelia al Contrin. Se ne dovrebbero sentire di più – e più volte – di “prediche” simili, anche e soprattutto da parte di tanti altri tuoi confratelli. È il parere che ho sentito espresso anche da altri presenti. Relata refero.

    Claudio Tubini – Castel d’Azzano (Verona)

    Bastano le tue parole, caro Claudio, per sottolineare una disposizione che è chiarissima nella sua formulazione. Io con te la ricordo e la rilancio. Grazie per gli apprezzamenti, ma se qualche cosa ti è entrato dentro, ringrazia in Alto. Vuol dire che Qualcuno ti voleva dire qualcosa.