Realtà e futuro: i grandi temi associativi alla periodica riunione dei presidenti di sezione

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    1º Raggruppamento

    I presidenti delle 25 sezioni del primo raggruppamento si sono riuniti a Biella, presente il presidente nazionale Corrado Perona, con i consiglieri nazionali Luigi Bertino, Carlo Bionaz, Bruno Gazzola, Alfredo Nebiolo e Adriano Rocci, i revisori dei conti Giancarlo Sosello e Luigi Sala, il coordinatore della P.C. del raggruppamento Gian Franco Giaj Arcota, il segretario Mauro Barbano e il responsabile del coordinamento regioale di P.C. Roberto Bertone, della Sezione di Vercelli. In apertura dei lavori ha portato i saluto dell’amministrazione comunale di Biella Giulio Salivotti, l’assessore (alpino) alla Cultura e alle Politiche giovanili.

    Il primo argomento è stato il prossimo raduno a Briançon, in Francia, per il quale sono in corso contatti con le autorità locali, con l’ufficio del Turismo (per la parte logistica) e con il Comando Truppe alpine.

    Candidature Dopo Briançon le sezioni candidate per il raduno di raggruppamento sono Mondovì (2009) e Asti (2010). Per il 2011 le sezioni che hanno avanzato richiesta sono Acqui Terme, Vercelli e Imperia. Dopo approfondita valutazione la scelta cade su Imperia. Vengono poi considerate le candidature dei consiglieri nazionali in scadenza a maggio: Giancarlo Antonelli (per rinuncia a un secondo mandato) e Adriano Rocci.

    In sostituzione di Rocci la sezione di Torino propone Mauro Gatti e in sostituzione di Antonelli le quattro sezioni Intra, Domodossola, Novara e Omegna propongono Ettore Superina, dimissionario da presidente della Sezione per potersi candidare al CDN. Le due sostituzioni vengono approvate, con la pregiudiziale che subentrando ad Antonelli a compimento del primo triennio, Superina potrà restare in carica per un solo mandato.

    A proposito di nomine dei consiglieri nazionali il presidente Perona fa presente che il CDN necessita di tecnici in grado di seguire le iniziative in corso, come i lavori a Ripabottoni e a Costalovara. Lo stesso dicasi per i revisori dei conti, data la delicatezza dell’incarico. L’assemblea ringrazia con un lungo applauso Giaj Arcota, che lascia l’incarico di coordinatore della Protezione civile del raggruppamento.

    Il suo prezioso lavoro si conclude con un bilancio molto positivo, apprezzato da tutti. In sua vece viene proposto Bruno Pavese, presidente della sezione di Alessandria. Sulla funzione e sulle prospettive della nostra Protezione civile si accende un lungo dibattito, soprattutto sul problema delle convenzioni con le Regioni e sul ruolo dei nostri volontari.

    La discussione si conclude con l’esigenza di poter avere una forte rappresentanza nel sistema di protezione civile nazionale, pur nella diversità da Regione a Regione, rappresentanza che non può essere parificata a quella di altre associazioni di volontariato che non hanno i nostri numeri e la nostra forza. Sugli amici degli alpini il presidente Perona ripete quanto ha già comunicato all’assemblea dei delegati e ai presidenti di Sezione. È in corso un dibattito che coinvolge tutte le sezioni, i risultati confluiranno al CDN. Ultimo argomento, i criteri di assegnazione dell’Adunata nazionale. La proposta di una rotazione dei raggruppamenti trova tutti concordi.

    2º Raggruppamento

    I Presidenti del 2º raggruppamento si sono riuniti il 23 febbraio presso la sede della sezione di Milano per discutere ed approfondire temi di rilevanza nazionale ed altri di pertinenza del raggruppamento. Coordinati dal presidente della sezione ospitante Giorgio Urbinati, i lavori si sono svolti come da ordine del giorno precedentemente inviato, e che prevedeva la presentazione delle candidature al Consiglio Nazionale per la prossima assemblea dei Delegati ed il rinnovo di altri incarichi in scadenza di mandato.

    In tale ottemperanza ed in conformità all’assetto prestabilito si sono esaminate le proposte avanzate dalla Sezione di Como per il C.D.N. e le candidature per il rinnovo dell’incarico a coordinatore della P.C. del raggruppamento.

    Sono stati anche discussi altri temi organizzativi proposti dalla Sede Nazionale e, fra tutti, largo spazio alla discussione è stato dato alle note proposte di riassetto degli amici alpini, argomento che per complessità e necessarie valutazioni occupa oggi il giusto collocamento nei dibattiti in corso all’interno delle sezioni e dei gruppi.

    Conseguentemente sono state esternate richieste di precisazioni sulla giusta interpretazione del documento presentato ai presidenti lo scorso ottobre dal presidente nazionale, alle quali hanno risposto i consiglieri nazionali presenti alla riunione.

    I convenuti hanno ritenuto e concordato di approfondire maggiormente il suddetto argomento in una prossima riunione straordinaria che si terrà nel mese di aprile alla luce di quanto emerso durante la discussione. Alla riunione era presente il coordinatore nazionale alla P.C. gen. Maurizio Gorza.

    Antonio Fenini

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    3º Raggruppamento

    Triveneto: la riunione dei presidenti di Sezione

    Sabato 23 febbraio, ore 9, al Parco della rimembranza di Gorizia, appuntamento dei presidenti del triveneto per il 97º incontro del 3º raggruppamento. Resi gli onori ai Caduti e alla Bandiera, nella bella ed austera sala dei Musei provinciali di Borgo Castello il presidente della sezione ospitante, Franco Braida, apre la seduta con un saluto caloroso ai colleghi, in particolare quelli di Germania, Sambucco e Belgio, Agnoli, e alle numerose autorità che hanno voluto onorare con la loro presenza la prestigiosa assemblea. Tra queste il vice sindaco Fabio Gentile, l’assessore provinciale Maurizio di Matteo e il col. Claudio Linda in rappresentanza del comandante della Brigata Julia.

    L’alto ufficiale, nel suo indirizzo di saluto a nome del comandante gen. Paolo Serra, ha sottolineato il momento particolarmente felice dei rapporti tra le Truppe Alpine e l’ANA, ricordando che a Bassano, nei giorni dell’adunata, gli alpini in armi saranno presenti non solo con la bandiera di guerra, fanfara e un reparto, ma anche, analogamente a quanto già avvenuto a Cuneo, con la Cittadella delle Truppe Alpine: un ampio stand in grado di dimostrare le capacità operative dei nostri soldati e far conoscere i relativi materiali in dotazione.

    Nel 2009, inoltre, ci saranno due appuntamenti particolarmente significativi cui sono chiamati a partecipare anche gli alpini in congedo: il 60º della costituzione della Brigata Julia e i 100 anni del Cividale. Per il Consiglio Direttivo Nazionale sono presenti i vice presidenti Ivano Gentili vicario, che porta il saluto del presidente nazionale Corrado Perona e Marco Valditara, i consiglieri Antonio Cason, Giuliano Chiofalo, Sebastiano Favero, Franco Munarini, Silvano Spiller e il presidente dei revisori dei conti Arrigo Cadore con Ildo Baiesi. Per la P.C. Ermanno Dentesano e Orazio D’Incà.

    Il segretario Daniele Busa, con determinazione, sottopone all’assemblea i numerosi argomenti all’ordine del giorno cominciando con la proposta, approvata, di assegnare l’adunata del triveneto nel 2009 al gruppo di Rovigo, sezione di Padova, su richiesta del presidente Lino Rizzi. Per la candidatura all’adunata nazionale del 2010, viene accolta la richiesta della sezione di Pordenone, forte di 83 gruppi, in considerazione che nella circostanza compie il suo 85º di costituzione.

    Il presidente Giovanni Gasparet, illustra le capacità ricettive della sua città e assicura che sono stati presi i contatti necessari con le autorità locali, riceve
    ndo ampi incondizionati consensi. Si passa quindi alla riconferma per il prossimo triennio dei consiglieri nazionali Valditara e Munarini, del revisore dei conti, Ildo Baiesi, giunti al termine del primo mandato e alla candidatura di Gino Geronazzo in sostituzione di Gentili, non più rieleggibile.

    Si apre a questo punto una vivace discussione sul documento della Sede Nazionale che invita a riconsiderare funzioni, ruolo e durata dell’incarico del segretario di raggruppamento. Come nella migliore tradizione di ogni consesso ci sono due correnti di pensiero. C’è chi ritiene che si debba definire una nuova figura di coordinatore, in analogia a quanto già avviene in qualche raggruppamento e chi invece sostiene che bisogna conservare l’attuale organizzazione investendo il presidente, incaricato di organizzare l’incontro semestrale, del compito di redigere l’ordine del giorno in stretta collaborazione con il segretario.

    Alla fine di un franco dibattito cui partecipano Luigi Cailotto (Valdagno), Antonio Daminato (Conegliano), Ruggero Galler (Alto Adige), Giuseppe Demattè (Trento), Marco Valditara, Roberto Genero (Marostica) ed altri, il presidente dell’assemblea Franco Braida, constatato che la seconda ipotesi riscuote larghi consensi, propone che nella prossima riunione vengano definiti durata dell’incarico, rieleggibilità, funzioni e competenze. Per la P.C. interviene D’Incà per sottolineare che un’alta percentuale dei mezzi in dotazione non sono intestati alle sezioni o gruppi ANA, mentre Dentesano auspica che si mantenga basso il livello di burocratizzazione dell’organizzazione.

    A conclusione dei lavori i presidenti Cailotto (Valdagno) e Daminato (Conegliano), che lasciano il loro incarico in sezione, per scelta o fine mandato, prendono la parola per rivolgere ai colleghi presenti un caloroso saluto e ringraziarli dell’amicizia dimostrata in tanti anni di lavoro in associazione. Anche il vice presidente vicario Ivano Gentili, giunto ormai al termine dei sei anni in Consiglio Direttivo Nazionale, rivolge un commosso saluto, dichiarando che dagli alpini ha avuto più di quanto abbia dato. Per tutti un lungo e meritato applauso.

    V.B.

    4º Raggruppamento

    Presenti tutti i presidenti di Sezione di cui 2 tramite delega scritta, ad eccezione del responsabile di Napoli. Partecipano alla riunione il presidente nazionale Corrado Perona i consiglieri nazionali Ornello Capannolo e Fabrizio Balleri. Tra gli altri all’o.d.g. sono stati trattati i seguenti argomenti:

    Valutazione progetto C.D.N. sulla figura del segretario coordinatore di raggruppamento. Dopo ampia discussione emerge il parere di procedere al momento con l’attuale sistema, per dar luogo ad un’opportuna riflessione da cui scaturiscano proposte per una futura definitiva decisione. Si sottolinea la necessità d’individuare una persona adatta a ricoprire tale incarico di più ampio rilievo rispetto all’attuale figura di segretario di Raggruppamento. Tutti concordano sulla maggiore durata dell’incarico (anche pluriennale) al fine di rendere più efficace l’azione di coordinamento.

    Candidatura di una città del 4º raggruppamento per l’Adunata nazionale dell’anno 2010. Anche in considerazione della proposta formulata in merito dal C.D.N., si decide di rinunciare per tre anni alla presentazione di candidatura da parte del 4º Raggruppamento, che si riserva di avanzare successivamente una richiesta concordata tra le Sezioni del Centro Sud, dietro garanzia di ottenere una sicura assegnazione al 4º anno. Il presidente Pittoni rinnova la candidatura della Sezione Sardegna, quando giungerà il turno di 4º raggruppamento

    Inserimento di un revisore dei conti del 4º raggruppamento in sede nazionale. Considerato che il Centro Sud fornisce ora maggiore apporto di alpini in armi, si vorrebbe più spazio per l’immagine delle sezioni del 4º raggruppamento, che formulano la richiesta di ottenere un revisore dei conti supplente e propongono il nome dell’alpino Vincenzo D’Amico di Barrea (L’Aquila) sezione Abruzzi.

    Riconferma di Ornello Capannolo come consigliere nazionale. All’unanimità Ornello Capannolo viene riproposto per rivestire l’incarico di consigliere nazionale. Manifestazioni e raduni del 4º raggruppamento. Al raduno del 2009 assegnato alla sezione di Bari si aggiunge, per il 4º raggruppamento, il raduno di Amandola (Ascoli Piceno) della sezione Marche, nel 2010.

    Cantiere di Ripabottoni (Molise). Terminati tutti i lavori di demolizione, bisogna iniziare ora la ricostruzione, individuando materiali e manodopera da impiegare. È opportuno reperire volontari organizzati in squadre complete provenienti, di volta in volta, dalle stesse zone del Centro Sud. Il lavoro che dovranno affrontare gli alpini deve essere ben individuato: si potrebbe scegliere, ad esempio, la realizzazione degli impianti.