Quel senso dello Stato

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    Carissimo Direttore, non è la prima volta che mi trovo in piena sintonia con quanto lei sostiene parlando di Alpini, di ciò che rappresentano e dei valori che ne ispirano il comportamento e l’editoriale il senso dello stato , scritto dopo aver assistito al saluto del 5º Alpini in partenza per l’Afghanistan, esprime in modo netto, senza peli sulla lingua, una realtà che, se fa onore ai nostri Soldati e ai loro Comandanti, sottolinea la distanza che separa i servitori dello Stato da chi dello Stato ha la responsabilità. Ma oltre a questo, desidero esprimere la mia soddisfazione perché oggi gli Alpini, quelli in congedo e quelli in armi, parlano lo stesso linguaggio, sono vicini, si apprezzano come e più che nel passato e, poiché nei miei tre anni di comando delle Truppe Alpine mi sono adoperato perché ciò avvenisse non posso che compiacermene. Chiudo, caro Brunello, ringraziando lei e l’Alpino, per come ci siete vicini e ci sostenete e di nuovo vi assicuro che il nostro spirito alpino, i valori che hanno ispirato il nostro Servizio sono gli stessi che vengono trasmessi ai giovani Alpini e che sono la forza dei nostri Reggimenti, come dimostrano le operazioni a cui partecipano. Con rinnovata stima ed amicizia,

    Gen. di C.A. Bruno Iob, Comandante delle Forze Terrestri

    Grazie, Comandante.