Quando la montagna va dritta al cuore

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    Anima, sii come la montagna : inserendo nel televisore il DVD che porta questo nome, realizzato dalla Sezione di Lecco, autori Paola Nessi e Luca Ripamonti, era la curiosità che ci spingeva a guardarlo ( alla regista piacerebbe che ne fosse fatta una recensione vera, anche critica, ma reale , diceva l’accompagnatoria del caro amico che ce lo aveva inviato) ignari che saremmo rimasti incollati per tutti i 64 minuti del filmato, trascorsi in un turbinio di sentimenti e che non sarebbe stato possibile trovare un titolo migliore di questo verso della poesia di Antonia Pozzi.

    Il filmato è un buon punto di riferimento per iniziative analoghe, da realizzarsi con la stessa professionalità: anche così, con un’ottima comunicazione visiva, si rende un buon servizio all’Associazione. L’occasione è stata duplice: gli 85 anni della Sezione e il Premio Fedeltà alla montagna conferito dal Consiglio nazionale a Felice Invernizzi, alpino di Pasturo. E infatti, all’inizio scorrono le immagini di un’azienda agricola che ci riporta alla nostra più genuina tradizione, d’una terra che per chi la vive, non solo è bassa ma anche in salita, di mandrie e ovili, il cui governo è impegnativo ma premiante, perché la montagna è generosa con i forti.

    L’obiettivo spazia su scenari mozzafiato, ora aspri ora dolci e solenni, e ci trasporta a ritroso nel tempo, alla storia degli Alpini in bombetta con la penna, e poi a lunghe colonne sulla neve, arabeschi neri sul candore dei ghiacciai, agli alpini nel fango della Grecia, nella tormenta della steppa russa Una guerra raccontata dai reduci, con parole semplici di chi ha conquistato la serenità della conoscenza del dolore.

    Un reduce, davanti a una sala gremita, canta: un assòlo nel silenzio rotto alla fine da applausi calorosi come altrettanti abbracci. Che sono tutto: l’amore, la riconoscenza, la memoria di tante vite spezzate, la compassione per la tragedia di chi non è tornato. Sulle tracce di questa memoria, gli alpini lecchesi sono tornati in Grecia e dopo qualche peripezia sono saliti sul Guri i Topìt, che fu il calvario del battaglione Morbegno: si sono raccolti in silenzio, hanno piantato un piccolo Tricolore, hanno raccolto un po’ di terra per portarla in Patria, alla Tenda dell’Anima, la chiesetta costruita sul Pian delle Betulle in memoria dei Caduti del battaglione secondo il voto degli stessi superstiti.

    Ma non c’è solo memoria. Ecco la Sezione oggi: con le ricorrenze storiche, l’intensa attività di protezione civile, i cori quelli organizzati e quelli spontanei che mettono ancor maggiore allegria e le fanfare, i rifugi e le baite di montagna, le attività sportive e perché no?, anche le feste. Su tutto, una forte religiosità ben espressa dalla Preghiera . Alpini di lago, certo, ma è un lago nel quale si specchiano le montagne, immortalate da quell’Addio monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi recitato con grande trasporto dalla voce narrante di Alberto Bonacina.

    Ci si perde nelle immagini che coinvolgono, travolti dai sentimenti che questi alpini di lago hanno saputo esprimere: ciò che sono stati, ciò che sono. Gli ultimi cori di sottofondo, troppo pochi, ci sorprendono sui titoli di scorrimento. Questo filmato fatto con il cuore è terminato, sono trascorsi 64 minuti che lasciano gli occhi umidi. Ma dev’essere stato per il televisore: succede, forse, quando si guarda troppo da vicino (ggb)

    Il DVD può essere richiesto alla Sezione di Lecco via Pescatori, 23 23900 Lecco tel. 0341/364108 e mail: lecco@ana.it