PORDENONE Rossosch ancora nel cuore

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    L’Asilo Sorriso’ è ancora nel cuore di coloro che sono stati gli artefici della sua costruzione. Così un folto gruppo di volontari del triveneto con i familiari, su iniziativa di Aldo Del Bianco, Giovanni Francescutti e Gianfranco Martin, si è dato appuntamento a Fiume Veneto per una rimpatriata. Durante la S. Messa celebrata nella parrocchiale della frazione di Praturlone sono stati ricordati tutti i volontari di Rossosch che in questi anni sono andati avanti.

    È seguito il momento conviviale presso la sede del gruppo di Fiume Veneto dove gli oltre 160 intervenuti sono stati salutati dal capogruppo Giovanni Campanerut e dal presidente sezionale Giovanni Gasparet che ha ringraziato i volontari per l’opera prestata a Rossosch, al soggiorno alpino di Costalovara e in tante altre occasioni. Al termine ci sono stati gli interventi di alcuni protagonisti della costruzione dell’asilo.

    Cesare Poncato ha ricordato come è nata l’iniziativa Rossosch durante la presidenza Caprioli, e gli impegni presi dalla nostra Associazione per mantenere nel tempo questo asilo, che vuole essere il monumento a tutti gli alpini Caduti in terra di Russia. L’asilo è frequentato da oltre 150 bambini, è ben diretto ed è una importante struttura per la città di Rossosch. La nostra Associazione vigila affinchè venga effettuata regolare manutenzione e tutto funzioni a dovere.

    È intervenuto poi Lino Chies, sul progetto dei fratelli Favero, assistiti dallo zio Bortolo Busnardo, sull’impegno dell’ANA per la raccolta fondi da destinare alla costruzione e il grande lavoro dei volontari che si sono succeduti nei vari turni. Ha terminato gli interventi l’allora vicepresidente Bonamini, che ha ricordato come l’iniziativa di costruire un asilo a Rossosch abbia avuto subito riscontro nell’adesione di tanti volontari che nei periodi estivi del 1992 e 1993 hanno iniziato e completato l’opera.

    G.G.