Per non dimenticare

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    Nel leggere di don Gnocchi e del libro di Alfio Caruso su L’Alpino, un nodo di commozione mi ha serrato la gola per il ricordo della nostra tragedia in Russia: troppi gli amici caduti, tutti giovani nei loro vent’anni con un grande desiderio di rivedere i propri cari e la propria terra.
    Noi reduci mai potremo dimenticare e la prego di continuare a tener vivo il ricordo affinché tanti giovani di oggi possano conoscere la storia di chi tale storia l’ha vissuta fino all’estremo sacrificio. Non dimenticateli, alpini!


    Lapo Ugolini Dicomano (FI)


    Sono lieto di poter dire che l’ANA e L’Alpino manterranno sempre vivo il ricordo di tutti i nostri Caduti, dal capitano Pietro Cella, Adua (1896), all’alpino Armando Piva, Cima Vallona (1968).