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Domenica 15 luglio nascerà l’«Oasi Mario Rigoni Stern» al Pian dell’Azaria, nel parco del Gran Paradiso, dedicata allo scrittore di Asiago che nella primavera del ’40 trascorse un periodo di addestramento in alta Val Soana con gli alpini del btg. Vestone. Il profilo dello scrittore scavato nella roccia (opera di Gianfranco Schialvino) e una panchina dove gli escursionisti potranno sedersi e sfogliare i libri del «Sergente nella neve » ricorderanno quel periodo della vita che Rigoni Stern non dimenticherà mai più.

La mattina del 4 maggio, sui grandi spazi dell’Ippodromo Militare “Giannattasio” di Roma sono schierati alcuni mezzi militari di ultima generazione e due compagnie di cavalleggeri tengono in attività i loro destrieri con piccolo trotto, cariche a spada sguainata, passo lento.

“Il modello italiano è da imitare e sarà di esempio per gli altri comandi regionali ISAF (International Security Assistance Force) in territorio afgano”: con queste parole il comandante delle forze multinazionali in Afghanistan, lo statunitense generale John R. Allen, si è congedato dal generale Luigi Chiapperini, comandante la brigata bersaglieri Garibaldi, al termine della visita a “Camp Arena” la base che ospita il Comando Regionale Ovest a guida italiana.

Era uno spettacolo molto atteso, quello del passaggio della Bandiera di guerra del 6° Alpini per le vie della città, appuntamento suggestivo dell’Adunata, secondo solo alla grande sfilata della domenica per partecipazione della gente e spettacolarità. L’Adunata è un insieme di momenti racchiusi nello spirito alpino: l’alzabandiera del venerdì mattina, l’arrivo della bandiera di uno dei reggimenti, la sera; la resa degli onori ai Caduti, l’incontro con gli alpini che vivono lontani dall’Italia… e via via fino alla sfilata e all’ammainabandiera che chiude questo grande incontro. La bandiera del 6° Alpini è uscita dal palazzo Alti Comandi di piazza Diaz preceduta della fanfara della brigata alpina Taurinense, scortata da una compagnia del 6° e una compagnia mista del 2° Trasmissioni e del 24° di manovra di Merano.

Leggendo il nostro giornale di aprile ho notato con molto piacere che ai vertici delle Forze Armate ci sono tre generali alpini: Biagio Abrate, Claudio Graziano e Giorgio Cornacchione.

Grazie per l’organizzazione, per l’accoglienza, per la partecipazione della popolazione, per l’italianità che avete dimostrato, grazie al Padreterno che ci ha dato una bellissima giornata. Chiedo scusa per i miei dubbi.

Pietro Masnovo

La sensibilità per il patrimonio culturale, la natura e l’ambiente è uno dei tanti valori che contraddistingue gli alpini. Come segno tangibile di riconoscimento alla comunità che ospita l’evento, gli alpini della Protezione Civile dell’ANA nei giorni che hanno preceduto l’Adunata, hanno realizzato alcuni interventi di ripristino e sistemazione di opere ed infrastrutture pubbliche a beneficio della Città di Bolzano e della comunità cittadina. Con il coordinamento del Servizio Tecnico Ambientale e di Progettazione del Verde del Comune di Bolzano, sono stati individuati quattro importanti interventi ambientali dedicati al capoluogo e realizzati in maniera curata e professionale. Lunedì 7 maggio gli alpini della Protezione Civile, si sono messi all’opera per dare il meglio di sé per l’esecuzione delle opere individuate congiuntamente con l’amministrazione comunale.

Intervista al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, dalle missioni internazionali, al ruolo dei reparti alpini.

Sabato di buon mattino il nostro presidente nazionale Corrado Perona, accompagnato dal sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e dal generale Fausto Macor, vice comandante delle Truppe alpine e comandante della Divisione Tridentina (nella foto in basso) ha fatto visita agli alpini del SON, il Servizio d’Ordine Nazionale: sono gli alpini che svolgono il servizio d’ordine nei giorni dell’Adunata e tanti compiti per il buon svolgimento della grande manifestazione alpina.

È una miniera inesauribile quella che Pozzato e Dal Molin stanno esplorando, il primo come storico e il secondo come ricercatore di documenti fotografici, sui lunghi anni di guerra sull’Altopiano. Nel volume che proponiamo all’attenzione degli appassionati delle vicende del primo conflitto mondiale c’è una novità: non sono più, o almeno solo, oggetto di ricerca le vicende di reparti che si sono confrontati con straordinario accanimento, ma le opere militari che tattica e strategia imponevano in una guerra di posizione.

In breve

Notizie in breve.

La cronistoria di ciascuna delle medaglie che rappresentano le 85 Adunate nazionali degli alpini, i relativi manifesti e gli annulli postali. Un certosino lavoro di ricerca per gli appassionati ma anche uno strumento di consultazione.

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