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Gli ultimi a sfilare sono stati gli alpini del Servizio d’ordine nazionale e i 141 – un alpino in servizio e uno in congedo – delle bandiere che testimoniano gli anni trascorsi dalla istituzione del Corpo degli Alpini, avvenuta nel 1872.

Alpini nuovi samaritani

Monotoni e fieri. Gli alpini sono un po’ così e le loro celebrazioni, di conseguenza. Alcuni momenti hanno in sé la sacralità propria dei riti più antichi, come l’onore ai Caduti o la Messa. Un cerimoniale semplice che si ripete da quasi cento anni. Anche all’Adunata. Anche in questi giorni di incontri, di festa per non dire baldoria, c’è un momento dedicato all’ascolto, alla preghiera: è la Messa del sabato pomeriggio. Quest’anno a Piacenza celebrata nel duomo dal vescovo Gianni Ambrosio, stretto attorno a un cerchio di sacerdoti alpini.

Sfilano con l’orgoglio alpino, le sue tradizioni e la sua forza. Sfilano con la loro storia, i sacrifici, la solidarietà di cui sono capaci, con la responsabilità e l’amor patrio che li animano. Sfilano per quanti non sono tornati.

È stata una due giorni intensa quella vissuta dal gruppo alpini di Dronero, che ha visto alternarsi, momenti di festa a momenti dedicati al ricordo. Già da sabato pomeriggio si è creata un’atmosfera gioiosa, condivisa da tutta la popolazione, con l’arrivo delle penne nere di Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) accompagnate dal vice sindaco Sandro Biasotti, del gruppo storico “Regiment d’Ordonnance National Piemont 1793-1800” e della banda musicale San Luigi di Dronero.

All’annuale assemblea quest’anno c’erano 16 alpini e 5 aggregati. È stato osservato un minuto di silenzio per ricordare gli alpini andati avanti ed in particolare i soci della sezione Gran Bretagna che sono mancati durante il corso dell’anno: Gianni Martelli, Alfredo Bertoncini, Renato Crippa e Battista Casali.

L’Adunata nazionale degli alpini a Piacenza è stata l’occasione per la città emiliana di ripassare un’importante pagina della propria storia. Le penne nere piacentine, nelle sfilate, si fanno precedere dalla scritta “La Primogenita”, intesa d’Italia, che ricorda la scelta che la loro città ha fatto nel maggio 1848: 37.089 votanti, pari al 98 per cento degli aventi diritto al voto, scelgono di aderire al Piemonte, che com’è noto si era assunto il compito di ridare la libertà all’Italia.

Presso la cooperativa “San Matteo” di Asiago, centro gestito dalla parrocchia per i ragazzi dell’altopiano diversamente abili, si è svolta una breve e intensa cerimonia di consegna da parte della Sezione di un proiettore multimediale e multifunzionale adatto ai ragazzi portatori di handicap.

Giovani armonie alpine

Il Coro ANA di Novale della sezione di Valdagno nasce nel 2007 ai piedi delle “Piccole Dolomiti” protette dal Monte Pasubio, sacro alla Patria. È un coro giovane che, se paragonato all’età scolare, frequenta la prima elementare: nonostante ciò il 17 marzo 2011 riceve dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali, di concerto con il presidente dei Garanti per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, l’attestato che lo riconosce Gruppo Popolare e Amatoriale di interesse Nazionale e quindi inserito nel relativo elenco.

Una stampa di sostanza

Sarà stato forse per l’atmosfera mistica del grandioso santuario che ci ha ospitato o, più probabilmente, per la felice scelta dei relatori e l’interesse del tema del dibattito, fatto è che il diciassettesimo Convegno itinerante della stampa alpina (CISA) al Santuario di Vicoforte si è concluso con un generale consenso, decretato anche da un sondaggio che riportiamo in queste stesse pagine. Ed ha dimostrato le grandi potenzialità e la forza delle tante voci alpine, il comune spirito che le anima ed il desiderio dei redattori di cavalcare i tempi di questo delicato momento sociale e l’era digitale che tutto elabora e inghiotte in un attimo.

Facile volergli bene

Corrado Perona è eletto presidente della sezione di Biella nel 1985 e il sottoscritto ha avuto la fortuna di esserci! L’elezione di Corrado è una svolta storica: era il primo presidente a non aver fatto la guerra ed era un giovane: giovane sì, ma con una lunga esperienza di Sezione e di consigliere nazionale. Un alpino doc con i piedi ben piantati per terra, idee chiare e la consapevolezza di lasciare al suo successore una sezione, rinnovata, sana, unita e compatta! E cosi è stato.

La conferenza stampa di giovedì 18 aprile è stata il primo atto ufficiale della 86ª Adunata nazionale, con una ventina di giorni in anticipo sulla tre giorni che già si annuncia bellissima. Atto ufficiale, si diceva, nel senso che era il primo appuntamento nel programma dell’Adunata, ma il clima è stato quello dell’incontro fra amici, importante per il buon fine della manifestazione.

Valori non negoziabili

Prima di decidermi a mettere giù queste poche righe ho lasciato sbollire il sangue dopo la lettura dell’intervento di Luca Rota (gruppo Carenno-Bg). Voglio sottolineare la mia piena condivisione con quanto da Lei affermato nel numero in questione.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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