Padre Rota è tornato in Italia

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    Caro don Bruno, sono l’alpino Padre Roda: dopo 22 anni di Brasile sono tornato in Italia per gravi motivi di salute. Quest’anno, dopo tanti anni, ho potuto partecipare all’Adunata nazionale a Piacenza. È stata un’esperienza bellissima, ho potuto respirare quell’aria di alpinità che anche da lontano non mi è mai mancata.

    Adesso, dopo un periodo di convalescenza, sono stato destinato alla città di Voghera dove sono già entrato in contatto con gli alpini di qua per iniziare una stretta collaborazione: devo dire che sono stato accolto molto bene. Il 25 ottobre, nella parrocchia dove mi trovo, ho celebrato con tanta emozione la Messa in onore del nostro don Carlo, presenti anche alcuni alpini. Alla festa della Virgo Fidelis, patrona dei carabinieri, ho celebrato per loro e ho notato con grande allegria anche la presenza di alcuni alpini per cui ho anche ricordato, durante la predica, il nostro don Carlo, ricordando e augurando ai carabinieri di avere presto anche loro un Santo come lo abbiamo noi. Caro don, colgo l’occasione di ringraziare gli alpini del gruppo di Longone al Segrino, di Erba e di Canzo per l’amicizia e per l’opportunità di poter partecipare alla vita della nostra Associazione. Agli alpini della sezione di Pavia, a cui farò riferimento, il mio grazie per essere stato accolto con grande calore, quel calore che ho imparato dai miei amici brasiliani. Scusami se ti do del tu, ma tra alpini e confratelli nel sacerdozio, ci si sente subito a proprio agio. Ti auguro un fruttifero lavoro per la nostra Associazione.

    Padre Giuseppe Roda – Voghera

    Caro Giuseppe, mi piace sentire che stai meglio e soprattutto che gli alpini ti fanno sentire in famiglia. Non mollatevi reciprocamente. In famiglia tutti siamo preziosi.