Non dimentichiamo gli internati

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    Nel corso della festa di un gruppo ANA, ho avuto la sorpresa di incontrare due miei zii, uno dei quali a suo tempo internato in Germania. Nell’immaginario collettivo la Resistenza si associa ai partigiani, combattenti in armi, ed è difficile ricordarsi di coloro che resistettero non combattendo ma facendo giusto l’opposto, lontani e in silenzio.

    Nicola Rossetto Bibiana (TO)

    Negli anni bui del dopoguerra si privilegiò la componente partigiana, specie se di un ben preciso colore, a scapito dei combattenti del Corpo di liberazione, della divisione Garibaldi e degli internati in Germania. Questi ultimi, in particolare, furono ingiustamente dimenticati: triste sorte per chi rientrò dignitosamente nell’ombra, pago di non essere venuto meno alla propria parola d’onore anche a costo della vita.