Emigrato prima in Inghilterra nel 1946 e quindi, quattro anni dopo a New York, Riccardo De Marco è uno di quegli alpini che la seconda naja l’hanno vissuta e sofferta. Anche la prima naja non è stata lieve: nel 3º artiglieria da montagna della divisione Julia, era stato in Grecia, alla conquista del Golico, poi in Russia, dove caricato ferito su una slitta era riuscito a rivedere l’Italia ma aveva riportato il congelamento delle gambe. Fu per lunghi anni presidente della sezione newyorkese: un presidente autorevole e severo, apparentemente di scorza dura sotto la quale c’era un animo sensibile e gentile. La nobiltà del suo carattere la dimostrò quando, ormai malato, chiese di lasciare ad altri la presidenza della sezione: aveva davvero dato ormai tutto se stesso ed era arrivato alla fine, che lo colse poco prima di Natale. La sezione lo ricorda come un grande presidente.
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