MONZA Lissone: una nuova, splendida baita

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    Era un edificio fatiscente dell’antica azienda agricola ospedaliera di ottocentesca memoria. Veniva adibito a stalla del bestiame che assicurava all’ospedale latte fresco e carne. Il sindaco Ambrogio Fossati ha deciso di affidarla agli alpini, perché ne facessero la loro sede. Agli alpini ha precisato il primo cittadino il giorno dell’inaugurazione perché tutto quanto gli alpini fanno, lo fanno a vantaggio della comunità .

    Non poteva esserci motivazione migliore per rendere omaggio a quanto fanno gli alpini del gruppo, guidati da Giosué Pezzoni, alpino di poche parole. Così, in 18 mesi e oltre duemila ore di lavoro svolto prevalentemente nei fine settimana, lentamente la catapecchia ha ripreso vita. Gli alpini, nella ristrutturazione, hanno salvaguardato lo stile architettonico dell’edificio, recuperando e ricostruendo quanto poteva riportarlo al suo aspetto originario, pur adattandolo alle esigenze dell’oggi. Il Comune di Lissone ha dato un sostanziale contributo, altro ancora è stato fatto da aziende e perfino privati cittadini. Adiacente l’edificio ristrutturato ci sono degli shelter trasformati in magazzino e deposito per la Protezione civile di gruppo.

    Il giorno dell’inaugurazione c’era il presidente della sezione Osvaldo Penati, il sindaco Ambrogio Fossati, il vice sindaco Ruggero Sala, il consigliere provinciale Fabio Meroni. Dopo l’alzabandiera, una S. Messa è stata concelebrata da monsignor Luigi Allievi, con il parroco don Giuseppe Moscotti e il cappellano della sezione padre Antonio Riva. E, ovviamente, tanti alpini che avevano allestito, con l’aiuto di mogli, sorelle e figlie, dei piccoli stand di varia umanità, visitati per tutta la giornata da numerosi lissonesi.