Montagne e asfalto

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    È giusto che vengano spianate e poi asfaltate le vecchie strade militari di alta quota costruite con tanta fatica dagli alpini?Mi riferisco in particolare al faraonico progetto di sistemazione dell’antica Strada dei Cannoni che collega la bassa Valle Maira (Cuneo) e si snoda in quota fino ad arrivare al Colle di Sampeyre e poi al Colle della Bicocca. Purtroppo questo è solo l’ultimo esempio dell’asfalto che avanza sulle nostre montagne. Perché l’ANA non dice niente? Non è ammissibile che nessuno sia in grado di opporsi a decisioni prese da poche persone, ma che interessano tutti noi e il nostro territorio.

    Pierangelo Nota Bra (CN)

    Condivido, in linea di massima, la necessità di avere più rispetto per le testimonianze storiche diffuse sull’arco alpino, È auspicabile inoltre che si arrivi, da parte del ministero della Difesa, dell’Ambiente e dei Beni Culturali, ad un progetto complessivo di catalogazione e di tutela dei principali manufatti militari. Da qualche decennio c’è un risveglio dell’interesse per alcuni siti significativi della Grande Guerra e non mancano gli interventi, a volte rigorosi e scientificamente programmati, a volte lasciati alla buona volontà degli appassionati. Questi hanno il merito di stimolare a conoscere la nostra storia militare ma possono, in qualche caso, agire in modo grossolano, pesante e privo della dovuta attenzione per la memoria e il territorio. L’A.N.A. segue con attenzione alcune iniziative in cantiere e non manca di far sentire la sua voce. Questo non significa che non si possa o non si debba fare di più.