Manteniamo la memoria

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    Sono un alpino congedatosi nel 1969 e da allora mantengo l’orgoglio di appartenenza. Tale orgoglio, in questi giorni ha avuto un sussulto, leggendo sui quotidiani nazionali, La Stampa e Il Secolo XIX, che l’organismo dell’Esercito, Onorcaduti, sta abbandonando le ricerche su una vasta area dove è stata trovata una enorme fossa comune contenente i resti di tanti soldati caduti dopo innumerevoli sofferenze. 

     

    Secondo me ciò non fa bene alla memoria, la quale dovrebbe essere mantenuta con ogni sforzo possibile, specie da chi è preposto a tale servizio. La memoria: oggi non sono molti i genitori dei Caduti dell’Armir; però sono ancora in vita i figli e i nipoti dei nostri dispersi. A tal punto avrei il desiderio che la nostra amata Associazione si facesse carico presso l’Esercito di chiedere più informazioni possibili su tale fatto e che venissero pubblicate sulla nostra rivista, se non altro per capire.

    Gianluigi Alberto Amici, Sanremo

    Non mi risulta che le cose stiano esattamente così. So che c’è stato un sopraluogo da parte di un autorevole inviato di Onorcaduti e che si è arrivati alla decisione che si dovrà intervenire in primavera quando le condizioni del terreno saranno migliori. Credo però che il problema sia un altro, con risvolti politici. Chi dovrà eseguire gli scavi di ricognizione? La Russia dice che spetta loro, l’Italia vorrebbe fare altrettanto. Staremo a vedere che piega prendono gli avvenimenti.