Durante il 4° raduno di Soave (Verona) al monumento nazionale dedicato ai Caduti nella Campagna di Russia, con una partecipazione superiore a ogni più rosea previsione, di autorità, associazioni e popolazione e, in particolare, di un folto gruppo di studenti di tutte le classi sia medie sia superiori, mi si è avvicinata una persona, zoppicante per una paresi, che mi ha detto: “Mio padre è rimasto in Russia, bellissima questa manifestazione in ricordo di quelli che non sono tornati, ma sarebbe stata completa se ci fosse stata anche una Messa in suffragio.
Il tempo che si perdeva sarebbe stato ripagato”. Questa persona faceva parte di un’Associazione riconoscibile per il collare e il basco. Si è avvicinato credendo che facessi parte dell’organizzazione, perché la mia persona è nota poiché ho fatto parte per diversi anni del C.D.S. della sezione di Verona. Dopo quest’affermazione ho constatato che erano assenti i vari cappellani delle Associazioni. Forse per questo motivo? Gradirei, se è possibile, un commento e un’analisi del perché sempre più non si celebra una Messa in suffragio dei Caduti.
Pietro Masnovo – Soave (VR)
Credo che se c’è un Corpo fedele al rito della Messa, questo sia proprio quello degli Alpini. Raramente ho visto una celebrazione in cui non fosse prevista la liturgia eucaristica. Penso che nel vostro caso si sia trattato di una svista organizzativa. Trovare un prete, anche se non cappellano, non è impresa da scalata dell’Everest.
