La tenda dell'anima

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    Ho letto con grande interesse 1’articolo ‘La tenda dell’anima’ pubblicato su L’Alpino di dicembre a firma del consigliere Cesare Lavizzari. Molto bello, se non per un piccolo neo e cioè, che la chiesetta votiva al Pian delle Betulle eretta in memoria ai Caduti del ‘Morbegno’ non rappresenta affatto una ‘tenda’. Se così fosse, il campanile tronco obliquamente a metà, che significato assumerebbe nel complesso della struttura?Forse che il progettista abbia voluto raffigurare un ‘clarinetto’ (elemento in ferro di sostegno della tenda). Assolutamente no! Ogni alpino dovrebbe trarre le proprie conclusioni osservando la foto di copertina e di pagina due le quali ci trasmettono in tutta la loro bellezza il vero significato a cui il progettista si è ispirato. Quale miglior soggetto, a noi tanto caro, avrebbe degnamente onorato i Caduti se non un ‘cappello alpino’ con campanile a forma di ‘penna mozza’, sia pure stilizzati da un’architettura, per quei tempi, molto avanzata? Quindi ribadisco, ‘cappello con penna mozza’ e non ‘tenda’, in ossequio alla volontà dei reduci per meglio onorare i Caduti del glorioso ‘Morbegno’.

    Antonio Tresoldi Gessate (MI)

    Risponde Cesare Lavizzari:
    Che la Chiesetta di Pian delle Betulle rappresenti una tenda non è una felice intuizione dell’autore dell’articolo, ma un semplice dato oggettivo. Fu lo stesso architetto Cereghini a intitolare il progetto La tenda dell’anima , così come ha ricordato la moglie in una recentissima intervista in televisione. Scriveva Raffaele Ripamonti ricordando il grande architetto alpino: Si presentò con uno splendido disegno di una Chiesetta fatta a mò di tenda, con un campanile mozzo (le penne mozze per noi rappresentano i nostri morti) con un mosaico tricolore che a spirale saliva lungo il campanile verso il cielo e con tanti altri piccoli e grandi particolari che mi fecero capire quanta anima ci fosse in quel progetto (R. Ripamonti Mario Cereghini amico, alpino in Mario Cereghini. L’architettura, la grafica, il design, l’opera letteraria a cura di L. Dell’Oro ed altri Lecco, Stafanoni, 1987 p.14).