La pace, un'utopia?

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    La pace è solo e semplicemente un’utopia. È un’utopia per chi fa la guerra per portare la pace e per coloro che sventolano nei cortei la bandiera della pace. Da che è mondo e mondo nelle nazioni della terra non è mai esistita la pace, semmai c’è stata una tregua tra la fine di una guerra e l’inizio della successiva. La sola Bandiera per noi è il Tricolore, da esporre tutte le volte che c’è una ricorrenza importante. Ma state certi che tornerà alle finestre se la nazionale di calcio vincerà la Coppa del Mondo. Bisognerebbe che tutti noi ci rivolgessimo al nostro Dio per implorarlo e pregarlo di essere Lui a portare la pace nel mondo.

    Giancarlo Vercelloni Gruppo Col San Martino Valdobbiadene

    Ho seguito, e in qualche modo condiviso, il tuo pensiero fino alla Coppa del Mondo. Poi mi sono perso, perché cadi anche tu nell’utopia. Il Creatore ha messo nella testa dell’uomo dei talenti e gli ha lasciato la libertà di usarli. Non so spiegarti perché, troppo spesso, sono usati male. In molti hanno speso le loro migliori energie intellettuali per capire il perché del male, della violenza, dell’ingordigia, della stupidità senza arrivare ad una conclusione. Dove dissento è nella conclusione della tua lettera: non possiamo rinunciare ad assumerci le nostre responsabilità, che sono terrene e non divine. A cominciare dai litigi con la moglie, i figli, gli amici e perfino, ma è un’eresia, tra alpini.

    Pubblicato sul numero di marzo 2009 de L’Alpino.