La guerra sul Don: una conferenza a Voronezh

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    Fra il 14 e il 17 aprile 2008 ha avuto luogo all’Università di Voronezh (Russia) una Conferenza storico scientifica internazionale sul tema ‘La guerra sul Don 1942 43’, promossa dalla Università statale di quella città con il patrocinio dei ministero della Difesa della Federazione Russa e del Governatorato regionale. Vi hanno partecipato storici di tutte le nazionalità all’epoca presenti sul fronte del Don: Russia, Germania, Italia, Ungheria, Romania.

    Per l’Italia hanno partecipato in rappresentanza dell’Università di Trento il prof. Scaglia, dell’Università di Pescara la prof.ssa Giusti, per l’Archivio storico dello Stato Maggiore Esercito italiano il col. Zarcone e per la Sezione ANA di Trento il presidente Giuseppe Demattè assieme al sottoscritto, testimone diretto quale reduce dell’ARMIR in Russia con la Divisione alpina Julia. Animatore del convegno per l’ltalia è stato Giorgio Scotoni, dell’Associazione culturale l’ISKRA di Trento, che da tempo studia le vicende storiche della spedizione italiana CSIR ARMIR, avendo anche promosso analogo incontro italo russo nel 2003 a Trento e perfezionato nel 2005, una precedente conferenza a Voronezh.

    I relatori hanno via via presentato i loro saggi o testimonianze su temi precedentemente concordati, mentre l’ultimo giorno è stato dedicato alla visita di vicini luoghi di guerra sul Don, quali Gremja, dove c’e il Memoriale al soldato sovietico, il cimitero ungherese di Rudkino e Rossosch, dove si trova l’asilo Sorriso’, costruito dai volontari ANA fra il ’92 e il ’93, e offerto a quella popolazione nel 50º di quei fatti in segno di fratellanza, solidarietà e memoria di tutti i Caduti. Poiché vi è ospitato anche il Museo etnografico degli alpini creato dal prof. Alim Morozov (nostro amico dal 1990 e premio ‘Agordino d’oro 1991) l’asilo è stato la meta conclusiva della nostra partecipazione alla Conferenza storica internazionale, meta felicemente emblematica per il profondo significato che racchiude.

    A me e a Demattè nel ritorno a Voronezh da Rossosch, è stata riservata una sosta fuori programma a Novo Postojalovka, luogo particolare di sacrificio, dolore e memoria. Qui infatti, fra il 19 e 20 gennaio 1943, le due Divisioni alpine Julia e Cuneense si sacrificarono in una vana quanto sanguinosa battaglia per più di 20 ore nel tentativo di sfondare i primi sbarramenti motocorazzati russi, per convergere sulla rotta comune con la Divisione Tridentina.

    Restano, in quel luogo, solo un monumento ai Caduti russi presso le casette dei paese in fondo al vasto pendìo, nevoso allora, ora verde di tenero grano, che vide i nostri reiterati attacchi, ed una zona incolta usata come fossa comune dalla quale Onorcaduti ha ricuperato i resti di centinaia di nostri Caduti, ignoti.

    Guido Vettorazzo