La cultura dello sballo

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    Nei giorni scorsi si sono accavallate le notizie della morte di Amy Winehouse e delle dimissioni dall’ospedale di Vasco Rossi. Il fatto sconcertante non è tanto il successo che le due rockstar hanno riscosso tra i teenager di mezzo mondo, ma che nessuna autorità politica, religiosa o morale abbia pubblicamente stigmatizzato il loro modello “educativo”. È normale lasciare che l’educazione dei giovani sia intossicata dalla cultura dello sballo?

    Gianni Toffali – Verona

    Innanzi tutto, rispetto senza riserve nei confronti della sofferenza e più ancora della morte. Sempre e comunque. Non so se “la vita spericolata” di alcuni artisti finisca per collocarli tra le categorie dei “responsabili” o piuttosto delle “vittime” del disorientamento tra i giovani. In ogni caso tutte le epoche hanno avuto i “poeti maledetti”; la differenza – e qui concordo con te – è che oggi l’impatto mediatico di certi modelli è di una violenza incontrollabile e non so se possiamo ancora confidare in qualche autorità per arginarla. Ed eventualmente, quale.