L'entusiasmo della gioventù, la saggezza dei veci

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    L’incontro a Milano del presidente con i giovani del 2º raggruppamento.

    di Matteo Martin

    Domenica 20 novembre il presidente nazionale Corrado Perona ha incontrato i giovani lombardi ed emiliani appartenenti al 2º Raggruppamento. In 120 sono accorsi all’auditorium della Regione Lombardia, al grattacielo Pirelli, per confrontarsi, proporre novità e contagiare l’Associazione di entusiasmo e freschezza.

    Ad ascoltarli, oltre al presidente Perona, c’erano i consiglieri nazionali Cesare Lavizzari, Vito Peragine, il tesoriere Michele Casini e il vicepresidente vicario della sezione di Milano Antonio Fenini. Il presidente della sezione di Milano Giorgio Urbinati e l’assessore regionale Pier Gianni Prosperini hanno portato il saluto della sezione ospitante e della Regione.
    Dopo un’accorata introduzione del presidente Perona, la parola è passata ai giovani. L’auspicio per un confronto senza reticenze con i vertici dell’associazione è stato preso in parola.

    Giovani e meno giovani Si è parlato del ruolo dei giovani nelle realtà locali che qualche volta è complicato. Mauro Gambaiani, della sezione di Modena, ha evidenziato come il rapporto con i veci alpini e storici capigruppo talvolta sia difficile, perché questi ultimi sono anni che guidano gli alpini e sono ormai radicati: come un grande albero sotto il quale i più giovani virgulti stentano a crescere. Un pensiero, questo, cui si associa Celestino Massardi della sezione di Salò, convinto che ciò possa capitare in alcune realtà, ma riconosce che nella sua sezione i giovani lo spazio lo hanno, eccome. Parla della sua esperienza e propone quella che risulta essere un’idea semplice quanto efficace e una soluzione proponibile in molte realtà: giovani guide e saggi consigli.

    Unire all’entusiasmo e alla freschezza dei giovani la saggezza e la memoria storica dei Padri potrebbe essere un valore aggiunto e una scelta vincente per il futuro. Un futuro che a Legnano è già arrivato. Fabio Tognella racconta che, terminato il servizio militare, si è iscritto al gruppo e, giunto il momento, il capogruppo è stato entusiasta di essere avvicendato con un giovane, al quale continua a fornire buoni consigli. Il gruppo non poteva che risentirne favorevolmente: sono continuati in questi mesi gli incontri con gli alunni delle scuole del paese ed è stato anche aperto un sito internet del gruppo, in modo da poter sfruttare le moderne tecnologie per comunicare più rapidamente con i soci.

    Differente è l’esperienza di Massimo Arioldi, della sezione di Bergamo, che racconta di aver preferito non aderire a uno dei forti gruppi della zona con forti abitudini ma che, con una quindicina di amici di naja, ha formato un loro gruppo e oggi, a distanza di qualche anno, sono una bella realtà: Questo incontro fa piacere perché dimostra che l’ANA vuole aiutare noi giovani. È ovvio però che la nostra, essendo una associazione di tipo gerarchico, per quelle realtà in cui è difficile il ricambio generazionale, occorrerebbe che questo venisse incentivato con delle decisioni chiare da parte dei vertici .

    Il presidente Corrado Perona ricorda che questa del rapporto con i meno giovani è una situazione già conosciuta al tempo del suo predecessore e che unire l’entusiasmo alla saggezza della maturità è un passo che occorre fare e sarà la nostra forza . Il tesoriere Michele Casini suggerisce che in ogni caso il rapporto con i meno giovani diventi una risorsa e anche da parte dei più giovani non sia una scusa per non impegnarsi, ma quello con i veci sia un rapporto di reciproca collaborazione e di crescita .

    Cesare Lavizzari precisa infine che non è del tutto vero che i consiglieri sono tutti vecchi: ad esempio io ho 40 anni e sono diventato consigliere nazionale perché una certa disponibilità l’ho sempre data. Dire: presidente aiutaci tu, non deve significare che l’associazione riserverà di diritto una quota giovani all’interno dell’ANA, ma vuol dire che noi giovani ci impegnamo per dare un futuro all’associazione e quest’ultima vi darà la possibilità di impegnarvi e di crescere .

    I giovani e lo sport Quando si parla di giovani non si può non parlare anche delle attività sportive. Celestino Massardi (sezione di Salò) è ben felice delle numerose competizioni a livello nazionale e auspica che siano incentivate quelle sezionali: È anche lo sport che unisce i giovani e nella nostra sezione con 6 gare sezionali otteniamo buoni risultati . Paolo Zipponi, della sezione di Brescia, propone, accanto alle attività sportive di tipo competitivo, di avere, a livello locale, un occhio di riguardo per le escursioni in montagna che devono ritornare ad essere una delle attività di più grande interesse per gli alpini.

    Amici degli alpini Zipponi (sezione di Brescia) parla della sua esperienza e dice che alcuni suoi amici non alpini, avendo partecipato all’ultima adunata a Parma, sono stati contagiati dall’entusiasmo delle penne nere. Propone di incentivare la presenza di giovani che non hanno avuto la fortuna di fare servizio negli alpini ma che condividono entusiasmo e impegno sociale delle penne nere.

    Il presidente Perona ricorda che l’argomento degli amici degli alpini deve essere spiegato bene: L’amico degli alpini nacque nel periodo del terremoto del Friuli, negli anni Settanta, per iniziativa dell’allora presidente Franco Bertagnolli che ha voluto estendere a quanti condivisero con le penne nere le fatiche di quella tragedia la possibilità di diventare soci . Oggi la condizione è diversa e degli amici degli alpini dobbiamo occuparci dopo aver parlato degli alpini, perché prima occorre conoscere a fondo le risorse interne dell’ANA. Questo argomento sarà discusso e definito in futuro. Occorre fare punto e a capo: i nuovi amici degli alpini dovranno essere coloro che sono motivati in modo da sposare e condividere i nostri ideali e non dovranno essere solo quelli che pagano la quota di socio.

    Moderne tecnologie Stefano Vanoli, della sezione di Varese, propone di incentivare lo scambio di e mail a livello locale affinché, anche nelle più piccole realtà si conoscano rapidamente le iniziative dei gruppi. Alberto Giudici, della sezione di Brescia, ammonisce che la ricezione di tante e mail potrebbe anche essere deleteria perché utilizzando canali non protetti si rischierebbe ad esempio di incentivare in modo inusitato lo spam (la spazzatura elettronica) nella propria casella di posta. Michele Tresoldi (webmaster di https://www.ana.it) interviene ricordando che già https://www.ana.it mette a disposizione dei suoi iscritti una newsletter quindicinale che riporta le novità e tutte le notizie confezionate dalla redazione de L’Alpino per il portale, occorre solo iscriversi ad https://www.ana.it.

    Visibilità Alberto Giudici (sezione di Brescia) propone di valutare l’idea di creare uno spot pubblicitario professionale per far sapere ai cittadini che l’ANA esiste ed è assai attiva per esempio nei settori della Protezione civile. Il tesoriere Michele Casini risponde che la proposta sarà valutata avendo riguardo soprattutto dell’aspetto economico.

    Terminati i dibattiti il presidente Perona e i consiglieri nazionali hanno lasciato l’auditorium affinché si iniziassero a proporre i giovani di ciascuna sezione tra i quali nominare i 3 o 4 rappresentanti che saranno probabilmente invitati alle riunioni del Raggruppamento.

    Occorre precisare da subito che i nomi sono puramente indicativi e non completi, poiché all’incontro molte sezioni non hanno fornito indicazioni, mentre altre erano assenti. Questi sono i giovani che hanno dato la loro disponibilità: Massimo Pacchiani (Bergamo), Alberto Giudici (Bre
    scia), Mauro Fassina (Pavia), Gianluca Gazzola (Piacenza), Manuele Grigorato (Milano), Celestino Massardi (Salò), Stefano Vanoli e Nicola Simeone (Varese).