L'arrivederci al Coro della brigata alpina Julia

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    Con un grande concerto eseguito in piazza Libertà, a Udine.

    Una rimpatriata non può non riservare momenti di emozione e di commozione. Ed è quello che è successo sabato 8 ottobre in piazza Libertà a Udine, durante il concerto tenuto all’aperto dai coristi della brigata alpina Julia, con il titolo Un coro, 1.000 cuori per la Julia . Sono giunti da tutta Italia, oltre un centinaio, per un omaggio al Friuli, patria della gloriosa Julia, e per salutare gli ultimi quattro coristi congedanti dell’undicesimo scaglione del 2004 che con il loro congedo chiudono un capitolo iniziato nel 1979. Da allora, in 25 anni, sono transitati quasi mille coristi nella formazione vocale.

    Di fatto, il coro della Julia (o coro BAJ , come amichevolmente amano chiamarlo i suoi coristi) aveva smesso le sue esibizioni in pubblico già nel mese di maggio con l’ultimo concerto alla caserma Goi Pantanali di Gemona. Ma durante la serata, il vice comandante della Julia, il colonnello Romeo Vicario, ha scandito con fierezza la promessa che il coro verrà rifondato. È stata una serata che si può definire storica perché l’entusiasmo e l’orgoglio di aver fatto parte del coro si sono visti negli sguardi di tutti i coristi e dei diversi maestri che si sono susseguiti nella direzione dei brani.

    In questa occasione particolare erano rappresentati tutti e ventisei gli anni di vita del coro, con almeno un corista congedato presente. Ulteriore soddisfazione è giunta dalla presenza di molte personalità civili e militari, fra queste il sindaco di Udine Sergio Cecotti, il consigliere nazionale Dante Soravito De Franceschi, il dott. Enzo Cainero da sempre molto vicino agli alpini e il presidente della sezione ANA di Udine Rinaldo Paravan.

    Numerosi anche gli ufficiali in servizio e in congedo: fra questi i generali Gianfranco Zaro e Rolando Parisotto. Quest’ultimo, durante tutta la sua carriera, è sempre stato molto vicino al coro collaborando sempre con entusiasmo per garantire continuità scaglione dopo scaglione, anno dopo anno. Il concerto, presentato da Guido Aviani, si è concluso nel rispetto della tradizione del coro, con il saluto del più vecchio corista presente (4 /79) ai quattro congedanti con il canto Amici miei .