L'Adunata del Grappa e del Ponte

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    Il primo avvenimento ufficiale dell’Adunata, la conferenza stampa, è avvenuto alle Bolle della Nardini una splendida opera di architettura avveniristica la cui bellezza armonizza molto bene con la tradizionale cultura alpina messe a disposizione dal dottor Giuseppe Nardini, dimostratosi mecenate d’antico stampo.

    La conferenza stampa di presentazione dell’Adunata consente di avviare i primi contatti diretti fra addetti ai lavori , Sede nazionale ANA, ufficio stampa, giornalisti, responsabili dell’organizzazione; ma rivela un po’ anche l’umore della città preparata per mesi alla grande kermesse delle penne nere. Vittorio Brunello, direttore de L’Alpino, responsabile non soltanto del mensile associativo ma anche dell’ufficio stampa adunata, ha aperto la conferenza presentando oltre il nostro presidente nazionale Corrado Perona, il generale Bruno Petti, comandante delle Truppe alpine, il presidente della Regione Giancarlo Galan, il sindaco di Bassano Gianpaolo Bizzotto, il presidente della Sezione di Bassano Carlo Bordignon, il col. Paolo Casagrande, responsabile del comitato organizzativo dell’Adunata, Silvio Botter, presidente della Commissione del Centro Studi ANA, il quale ha annunciato la presentazione del Libro Verde della Solidarietà 2007, (libro del quale scriviamo a parte) e Giangaspare Basile, caporedattore de L’Alpino, che avrebbe tenuto i contatti diretti con i colleghi giornalisti.

    Ha quindi salutato il prefetto Mattei, il vice presidente della Provincia Dino Secco, il questore e l’assessore regionale Elena Donazzan e i responsabili delle forze dell’ordine che sedevano in prima fila. Ha poi annunciato la presentazione del Libro Verde della Solidarietà 2007, cioè il consuntivo delle attività di volontariato e delle iniziative di beneficenza sviluppate nel corso del 2007. Bordignon ha portato il saluto di tutti gli alpini della Sezione di Bassano, poi il sindaco Bizzotto, parlando da alpino e da primo cittadino, ha fatto riferimento alla cerimonia di 60 anni prima, all’inaugurazione del Ponte degli Alpini ricostruito dalle penne nere, ha parlato di Bassano come città di storia e di cultura ed ha affermato che è fiera di aver aggiunto la denominazione del Grappa , perché a chi si è sacrificato su questa montagna noi dobbiamo tanto .

    E riferendosi all’invasione degli alpini ha concluso: Questa è la Bassano che vorremmo vedere ogni giorno . Il col. Paolo Casagrande, responsabile del Comitato dell’Adunata, ha parlato della validità della squadra formata dagli alpini della sezione e dai tecnici, ha parlato dei tanti volontari (oltre 2500) impegnati nei giorni dell’Adunata, ha ringraziato tutti, compresi gli uffici tecnici di Comune, Provincia e Regione, i carabinieri e vigili urbani, i volontari della nostra Protezione civile. A questo proposito, il responsabile della P.C. dell’Associazione, gen. Maurizio Gorza ha riferito degli interventi sul territorio che 11510 volontari stavano compiendo (e dei quali scriviamo a parte).

    Giangaspare Basile ha spiegato il funzionamento dell’ufficio stampa, organizzato come una vera e propria redazione staccata dei giornali per consentire a cronisti e inviati di poter svolgere agevolmente il proprio lavoro. Per il presidente della Regione Galan Bassano è la capitale mondiale degli alpini, ha ricordato i luoghi sacri alla Patria come il Grappa e il Pasubio.

    Ha anche detto dei contributi economici che la Regione, proprio in occasione dell’Adunata, ha stanziato per completare o realizzare opere che attendevano da anni, come la riorganizzazione del pronto soccorso dell’ospedale, l’omologazione Enac per l’elisoccorso, il completamento degli ascensori esterni e l’ampliamento del parcheggio, nonché una nuova rete digitale per le esigenze della polizia locale, della protezione civile e l’emergenza sanitaria.

    Alla domanda di un giornalista sul significato dell’adunata, oggi, Perona ha risposto parlando delle capacità organizzative della terra veneta, della sua gente, laboriosa, tenace, lavoratrice. Ha parlato dell’Associazione come di una grande famiglia, governata bene, nella quale gli alpini si susseguono da generazioni. Non potremmo avere questa associazione se non avessimo un credo, se non dessimo l’esempio ai giovani.

    Grazie alla collaborazione con la Regione Veneto, siamo entrati nelle scuole, abbiamo portato i ragazzi in montagna, con i loro bravi insegnanti, a mostrare i luoghi in cui sono caduti i nostri Padri. Saremmo un’Associazione incapace, se non riuscissimo a onorare quei morti, siamo un’associazione che dice: grazie. Dobbiamo essere degni dei nostri Padri: questa è la nostra Associazione, questi sono gli alpini .

    Il generale Bruno Petti, ha portato il saluto dei suoi alpini, in special modo di quelli che operano nelle missioni all’estero, in territori difficili. Riscuotendo calorosi applausi ha parlato della sua recente visita, a L’Aquila, al 9º reggimento Alpini in procinto di partire per l’Afghanistan, e ha invitato tutti a visitare la cittadella degli alpini, allestita nei pressi del parco Ragazzi del ’99, una vetrina degli alpini proiettati verso il futuro.

    Ha chiuso la conferenza stampa il presidente Perona, che si è rifatto all’Adunata di Asiago e a quella di Cuneo, un percorso che ha portato gli alpini a Bassano, la città del Grappa, memoria dei nostri Caduti, e la città del Ponte, dell’invito a darsi la mano. Ha accennato alla sfilata, tradizionalmente aperta dai reparti alpini pronipoti degli alpini del Grappa che onorano l’Italia con le loro missioni all’estero e che hanno avuto dei Caduti come non avveniva da sessant’anni, in tempo di pace. Noi siamo fieri dei nostri alpini in armi.

    Per questo ha continuato il presidente siamo felici di veder sfilare i reduci subito dopo di loro . E ha ricordato una fotografia di famiglia, nella quale si vede il ponte sulla cui sponda destra c’è un alpino: suo padre. Siamo venuti qui, a novant’anni dalla fine della Grande Guerra, perché qui c’è la montagna degli italiani , ha concluso fra gli applausi.