L’8 Alpini trionfa ai Ca.S.T.A. in Alta Val Pusteria

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    Venerdì 1º febbraio, con la cerimonia di chiusura celebrata in piazza del Magistrato a San Candido, si è conclusa la 60ª edizione dei Campionati Sciistici delle Truppe alpine. Sulle nevi dell’Alta Val Pusteria si sono affrontati 1.500 atleti provenienti da altre 9 nazioni: Argentina, Austria, Croazia, Macedonia, Germania, Romania, Slovenia, Spagna e Stati Uniti. Ancora una volta la Gara dei plotoni, la più difficile, è stata vinta da un plotone dell’8º reggimento alpini di Cividale del Friuli. I Ca.S.T.A. sono qualcosa di più d’un semplice, seppure duro, banco di prova dei nostri alpini in armi, sono l’espressione più completa della preparazione fisica e militare delle nostre truppe alpine al confronto con quella dei migliori soldati di montagna del mondo.

     

    Tenendo conto che ogni Paese invia i suoi uomini migliori, ecco che queste prove, condotte con lo spirito di Olimpia anche se a sfondo prettamente militare, acquistano un significato emblematico. Un avvenimento annuale così importante non poteva non avere una cornice migliore delle nevi dell’Alta Pusteria, nei comuni di Dobbiaco, San Candido e Sesto Pusteria con il coinvolgimento dei sindaci e delle amministrazioni comunali e la presenza delle più alte cariche militari dello Stato.

    Grande affiatamento e clima di genuina amicizia fra le rappresentative coinvolte anche nel programma collaterale di intrattenimento, come serate di cori e di concerti di fanfare alpine o quella dedicata ai magnifici quattro che sono saliti sul monte Vinson, tetto dell’Antartide, dopo trecento chilometri di marcia di avvicinamento sugli sci e dei quali abbiamo scritto il mese scorso. Lunghi e calorosi i saluti di arrivederci: nei luoghi delle missioni di pace per i reparti ormai pronti a partire , all’anno prossimo per tutti gli altri. Si ha, in questa settimana a carattere internazionale, la sensazione che il mondo è davvero piccolo e che sarebbe tanto facile vivere tutti quanti in pace nello spirito alpino.

    Questi giorni passano in fretta e si arriva alla serata conclusiva, dell’ammainabandiera (quest’anno al suono dell’Inno di Mameli) seguito dall’Inno dei CaSTA, suonato per la rima volta, composto dal luogotenente 1º primo maresciallo Donato Tempesta, celebre maestro della disciolta fanfara della brigata alpina Tridentina. La cerimonia si è svolta in piazza Magistrato, a San Candido, davanti ai reparti dei nove Paesi partecipanti e alle massime autorità, presenti il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Di Paola, il comandante delle forze operative terrestri gen. Bruno Iob e il comandante delle Truppe alpine gen. Novelli. L’ANA era rappresentata dal vice presidente nazionale vicario Ivano Gentili e dal presidente della Commissione sportiva ANA Antonio Cason.

    Ha preso per primo la parola il generale Armando Novelli che dopo aver ringraziato il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Di Paola per la sua presenza e per la vicinanza agli alpini ha rivolto un particolare ringraziamento al sindaco di San Candido Josef Passler, di Sesto Pusteria Fritz Egarter e di Dobbiaco Bernard Mair, nonché agli importanti sponsor dei campionati ed agli organi di stampa che ne hanno riferito.

    Ha infine salutato i numerosi turisti che hanno seguito le gare, augurandosi che possano lasciare l’Alta Pusteria con ricordi che riguardano anche gli alpini nelle loro attività. Infine, rivolgendosi agli atleti ed ai giovani ha ricordato che la montagna è una palestra che non ha uguali: richiede sacrifici ma ripaga ampiamente in termini di miglioramento individuale e collettivo .

    Il sindaco di Dobbiaco, Bernhard Mair anche a nome delle amministrazioni comunali di San Candido e Sesto, si è detto lieto che lo svolgimento dei campionati sia stato un’ulteriore occasione per rinsaldare i vincoli di amicizia tra eserciti di paesi amici. Infine, l’ammiraglio Di Paola, ha sottolineato che gli atleti in gara hanno rappresentato idealmente i militari che nei vari teatri internazionali operano, fianco a fianco, per garantire la sicurezza, la stabilità e la pace.

    Per quanto riguarda il contributo degli alpini in queste missioni, Di Paola ha rimarcato che i reparti Alpini in Afghanistan, a Kabul e nella regione ovest, e, da qualche settimana, in Kosovo con il 7º reggimento Alpini di Belluno hanno fornito e continuano a fornire un apporto di particolare rilievo, spesso determinante. Una citazione particolare ha rivolto agli alpini Primi Marescialli Ettore Taufer e Giovanni Amort, al Maresciallo Capo Elio Sganga ed al Caporale Marco Farina che hanno recentemente scalato il Monte Vinson, la più alta vetta dell’Antartide.

    Prima della lettura della formula ufficiale di chiusura sono stati consegnati i trofei in palio per i campionati:

    • nel Trofeo medaglia d’Oro Ten. Silvano Buffa ha bissato la vittoria l’8º reggimento Alpini, secondo il 3º Alpini seguito dal 5º Alpini. A questa competizione partecipano plotoni non solo di reparti alpini nazionali ma anche dei Paesi partecipanti ai campionati. Il Trofeo Buffa è sempre aggiudicato a un plotone italiano, mentre al primo plotone della squadra ospite è conferito il Trofeo International mountain troops , che quest’anno è stato conquistato dalla Germania. Questa difficile competizione si disputa dal 1949, è una delle gare più impegnative, si svolge su tre giornate su un dislivello complessivo di 2.600 metri e un percorso di 48 chilometri, articolata su 7 prove ed ha lo scopo di valutare la preparazione tecnico tattica raggiunta a livello di plotone.
    • Nel Trofeo Medaglie d’Oro alpine, disputato tra i reggimenti delle Truppe alpine, la più complessa e dura delle competizioni di tutti i campionati che viene disputata dai plotoni, si è imposto ancora una volta l’8º reggimento alpini di Cividale del Friuli, seguito dal Centro Addestramento Alpino di Aosta e dal 4º reggimento alpini paracadutisti Monte Cervino .
    • Il Trofeo dell’Amicizia, disputato tra gli atleti di Eserciti che aderiscono al Partenariato per la pace e che prevede 2 gare di fondo, slalom gigante e gara di plotone, è stato vinto dagli atleti del Centro Addestramento Alpino di Aosta. In classifica generale l’Italia si è aggiudicata il podio più alto, seconda la Romania seguita dalla Slovenia.
    • Il Trofeo Comando Truppe alpine , aggiudicato agli atleti iscritti alla F.I.S., è stato invece vinto da Marco Verdecchia delle Fiamme Gialle.