INTRA Per Rosmini beato impegnati gli alpini

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    Per Rosmini beato impegnati gli alpini Gli alpini sono stati chiamati dalla diocesi a sovrintendere all’afflusso di migliaia di fedeli al palazzetto dello Sport di Novara in occasione della beatificazione del filosofo spiritualista don Antonio Rosmini. Rosmini, nato a Rovereto nel 1797, si stabilì sul lago Maggiore a Domodossola.

    Fu proprio in questa città che nel 1828 fondò sul sacro monte Calvario l’Istituto della Carità, primo germe dell’ordine dei Rosminiani e delle suore della Provvidenza. A circa 150 anni dalla scomparsa di Rosmini la pratica di beatificazione chiesta dal vescovo di Novara, Renato Corti, è stata accolta e la beatificazione ha potuto essere dichiarata in forma solenne a Novara, presente per il papa il cardinale Josè Garaiva Martins. Migliaia i fedeli che hanno stipato il palazzetto dello sport.

    Un bel da fare per gli alpini di ben quattro sezioni Domodossola, Omegna, Intra e Novara che hanno onorato la fiducia della diocesi regolando senza alcun inconveniente l’afflusso e il deflusso dei fedeli. Numerose le testimonianze di compiacimento per la presenza degli alpini dimostrate dai fedeli che transitavano con ordine, compostezza e entusiasmo dalle zone filtro.

    Ne sarebbe rimasto soddisfatto anche Rosmini, nato fra i monti del Trentino e vissuto in tempi difficili anche per la Chiesa, che ne mise le severe opere all’indice. Non è un caso che siano stati proprio gli alpini, espressione di valori fondamentali, a collaborare alla beatificazione di un sacerdote filosofo le cui opere sono più che mai attuali.