Il Tricolore bruciato

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    Allego questo articolo pubblicato sul Giornale di Brescia del 28 luglio 2011 dal titolo “Bruciato il tricolore degli alpini”. “La cordicella della bandiera tricolore è ancora per terra dal 17 luglio, ai piedi del monumento dei Caduti di San Polo (BS), in via Sabbioneta. Qualcuno quella notte ha avuto l’idea di dare fuoco al tricolore collocato dagli alpini la sera del 14, con cerimonia commemorativa d’alzabandiera. Non sappiamo chi sia stato, ma abbiamo voluto denunciare l’episodio”, ha spiegato il capogruppo alpini di San Polo, Emilio Lombardi… La sorpresa è stata amara…”.

    Giulio Bandera Gruppo – S. Polo Brescia

    Non è il Tricolore degli alpini, ma di tutti gli italiani. Da quelli che duecento anni fa dovevano tenerlo nascosto per non finire in galera a quelli che lo hanno onorato con i sacrifici della guerra o che lo hanno fatto sventolare prima e dopo il 25 aprile 1945. Purtroppo c’è sempre qualcuno che scopre nel tricolore un simbolo reazionario o comunque da eliminare. Il “come” è solo questione di stile. Un segno di povertà di spirito camuffata da utopie o velleità politiche. Contagi comunque da non sottovalutare.